OFFSIDE
VAR, ma ci fai o ci sei?
A Berna hanno fatto un consuntivo della stagione arbitrale, ma i dubbi (tanti) restano
Pubblicato il 10.06.2023 07:06
di L.S.
Che belli, gli arbitri svizzeri parlano. Lo hanno già fatto in alcune occasioni durante il campionato, lo hanno rifatto ieri a Berna, nel consuntivo di una stagione che ha fatto parecchio discutere. Per inciso, qualcuno (leggi Sion) si è pure arrabbiato.
Per il capo degli arbitri Wermelinger però la stagione è stata “soddisfacente, senza essere esaltante”. Anzi, ha detto “sono contento senza essere pienamente soddisfatto”.
Non avrebbe potuto dire il contrario, anche perché alcuni errori clamorosi sono stati sotto gli occhi di tutti. E alcuni difficili da capire e accettare.
Rispetto alla stagione scorsa, i cambi di decisioni dopo check del VAR sono passati da 71 a 74. Il commento di Wermelinger però è sintomatico su dove la nostra classe arbitrale voglia andare: “Vogliamo ridurre gli interventi del VAR, ma per farlo bisogna aumentare le qualità delle decisioni in campo. Non vogliamo che il VAR debba diventare un detective”.
L’impressione è che il VAR venga ancora visto e percepito come una punizione per l’arbitro. Hai dovuto usare il VAR? Allora hai sbagliato e probabilmente verrai punito. L'immagine del detective, in questo senso, appare piuttosto chiara.
Non sarebbe invece meglio cercare di accorpare il VAR, una volta per tutti, nei metodi arbitrali e accettare che diriga una partita con le stesse facoltà di chi sul campo corre e si danna l’anima, perdendo inevitabilmente un po’ di lucidità?
Il VAR è un aiuto o un concorrente per l’arbitro? La questione è proprio questa: finché non si accetterà che il calcio è cambiato e la direzione, volenti o nolenti, sarà sempre più verso l’utilizzo della tecnologia, si rischierà di trovarsi in mezzo al guado e a contare quante volte il VAR sia dovuto intervenire durante una stagione.
Ma in fondo a chi interessa? Non è forse meglio ammettere che sarebbe potuto intervenire tante altre volte per evitare delle clamorose ingiustizie? E soprattutto, perché non l’ha fatto?
O lo accettiamo o lo cancelliamo, altre possibilità ibride sembrano finora poco vincenti. Prima lo capiremo, meglio sarà per tutti. Anche per la stessa categoria arbitrale.