“Non montiamoci la testa” ha ripetutamente detto dopo l’ultimo
derby vinto Serge Pelletier. "L’importante è concentrarsi
di partita in partita poiché sappiamo che quando si pensa oltre poi arrivano le
sconfitte".
Un esercizio di umiltà che ormai l'allenatore del Lugano ha fatto suo e che la squadra sta traducendo nel modo migliore sul ghiaccio.
L’esito dei derby di questa stagione –almeno finora- dice
che il Lugano li ha vinti tutti. "Il Ticino è bianconero" avrebbero voluto cantare i tifosi a squarciagola in curva ma il Covid purtroppo li ha privati di questo momento d'estasi.
Seppur in televisione, resta la soddisfazione di vedere una squadra che lotta e vince compatta.
Serge Pelletier si è rivelato un allenatore preparato e capace e la squadra lo sta seguendo in maniera assoluta.
Dopo un periodo difficile, ora i bianconeri possono puntare addirittura al quarto posto, piazzamento tanto auspicato dal direttore sportivo
Hnat Domenichelli a inizio stagione ma che si era complicato per tanti motivi strada facendo.
A soli tre punti dallo Zurigo, anche se con una partita in più, la lotta è apertissima. Molto dipenderà dalle prossime tre trasferte, di cui due nel prossimo fine settimana a Berna e poi a Zurigo. Queste tre partite ci diranno se il Lugano potrà
giocarsi il quarto posto o se dovrà soffrire fino alla fine per entrare
nei primi sei, sinonimo di playoff diretto.
L'impressione è che il Lugano sia in costante crescita, che gli stranieri stiano (ri)trovando la forma migliore e che il gruppo sia più coeso che mai.
Niente male a tre settimane dall'inizio dei playoff: in una stagione di per sé insolita il Lugano sembra arrivare al massimo della condizione nel momento giusto.
Questo ci consente di sognare in grande?
Sognare non costa nulla, soprattutto di questi tempi di crisi, ma Serge Pelletier ci rimette in
guardia: “Non montiamoci la testa ora, occorre continuare così
compatti e solidi partita dopo partita.”
E se lo dice lui, che per il momento sembra aver scacciato lo spettro di Mc Sorley, come dagli torto?