CALCIO
La piramide sta prendendo forma
Il calcio ticinese è rappresentato in tutte le categorie e sembra esserci la voglia di collaborare
Pubblicato il 13.06.2023 11:02
di L.S.
Il Lugano in Super League, il Bellinzona in Challenge League e la seconda squadra dei bianconeri in Prima Promotion. Senza dimenticare ovviamente il Paradiso.
Il Ticino, visto così, ha finalmente trovato la sua piramide. Ne parlava con insistenza anni fa anche Renzetti, lo ha ripetuto più volte ieri sera Roman Hangarter a Fuorigioco: il progetto che i bianconeri avevano in mente sta prendendo forma.
La promozione della squadra di Moresi e Rota è un risultato importante che permette al club di allinearsi ad altre sei squadre di Super League, che militeranno in Prima Promotion.
Tra Lugano e Bellinzona, negli ultimi anni, nonostante il trasferimento di qualche giocatore (l’ultimo fu Durrer), il rapporto non è mai stato di grandissima collaborazione. Partendo dagli avvenimenti che in passato avevano scosso il Team Ticino e portato in superficie delle rivalità antiche e mai sopite.
L’arrivo di Joe Mansueto e gli ultimi risultati del FC Lugano hanno modificato un po’ la situazione e sradicato un malessere che poteva ammorbare il nostro calcio dalle fondamenta.
La supremazia dei bianconeri, a livello tecnico ma soprattutto organizzativo e strutturale, è ormai riconosciuta e accettata. A questo punto è importante, per la crescita del nostro movimento, capire come si possa collaborare per il bene di tutti.
L’arrivo sulla panchina granata di Sandro Chieffo, che potrebbe sembrare una notizia di secondo piano, nasconde invece un aspetto interessante e tutt’altro che secondario.
Da una parte la necessità, o forse la convinzione, in casa granata, di voler rivedere l’ambizioso progetto iniziale, che aveva reso difficile la scorsa stagione. L’assillo di vincere a tutti i costi, sostituito con un esempio di calcio più sostenibile e che garantisca una gestione meno schizofrenica. Ecco che il “nuovo” Bellinzona, che promette un lavoro con i giovani (ma non solo ovviamente) a lungo termine potrebbe diventare una pedina fondamentale nello scacchiere del calcio ticinese.
Un’idea che piace anche al Lugano, prontissimo a questo punto a far decollare una collaborazione più convinta.
Ai bianconeri farebbe comodo una squadra in Challenge League a cui appoggiarsi, con cui condividere un progetto a lungo termine. Ovviamente senza ingombranti ingerenze e lasciando ai granata la libertà assoluta delle proprie scelte, ma con la consapevolezza di poter contare su un referente affidabile.
Con il Team Ticino che potrà contare su una Under 19 (nuova categoria voluta dalla Federazione), l’impressione è che la piramide ticinese, una volta per tutte, si stia effettivamente consolidando.
Le basi sono state messe, ora sta all’intelligenza e alla capacità di chi gestisce i vari pezzi del puzzle, far sì che tutto cresca e funzioni in maniera armoniosa. L’occasione è più unica che rara.