CALCIO
Figli di un dio minore
Carrellata sull'appassionante stagione del calcio regionale
Pubblicato il 18.06.2023 09:10
di Carlo Scolozzi
Scomodiamo nel titolo il celeberrimo film di Randa Haines, targato 1986, per fare una carrellata di quello che è stato in questa stagione 2022-2023 il variegato universo del calcio minore ticinese.
Cominciamo senza indugi dalla Prima Classic e dal Paradiso di Beppe Sannino: un mostro della panchina, per queste latitudini. Può difatti vantare avventure nella serie A italiana (con Siena, Palermo, Chievo e Carpi), nonché in Inghilterra (Watford) per poi finire in lidi calcisticamente più esotici quali Ungheria, Grecia e Libia. A proposito ancora dell'allenatore napoletano, quest'ultimo ha rimpiazzato nel girone d'andata Roberto Gatti, volto molto conosciuto a questi livelli, che ha ceduto alle sirene italiane e alla saudade per il mondo dilettantistico d'oltre confine.
Detto della bontà della guida tecnica sanniniana, va fatta ora una menzione d'onore per la cerniera difensiva composta da Russo, Loiero e Mazzoletti (o Kabamba), la BBC del Paradiso. Il riferimento è al vecchio terzetto della Juventus Barzagli-Bonucci-Chiellini, che fece le fortune di Antonio Conte prima e di Massimiliano Allegri poi. Davanti troneggia invece l'immarcabile capocannoniere Patrick Rossini, detto Pippo.
Alle spalle del sodalizio di Pian Scairolo ha brillato, fulgido come il carro dell'Orsa Maggiore, il Lugano 2 dell'accoppiata vincente formata da Ludovico Moresi e Dario Rota. Qualcuno l'aveva additata come la squadra che avrebbe vinto il Gruppo 3 di Prima Classic a mani basse, invece ha dovuto passare dalle forche caudine degli spareggi, ma tant'è: fatti fuori prima il Vevey e poi il Soletta, Maccoppi, Basic, Gerndt e giovani compagni hanno potuto stappare il meritato champagne e innaffiare metaforicamente una storica promozione.
Chiude il cerchio il Taverne di Damiano Meroni, protagonista di un torneo regolare che è stato sinonimo di stagione tranquilla. Qui si volterà pagina: spazio in panchina all'ex allenatore del Paradiso Andrea Lanza, con Meroni pronto a vestire i panni dell'uomo dei sogni nel rinato Chiasso, che non ricomincerà da tre come nel film dell'indimenticato Massimo Troisi, bensì da quattro, ossia in Quarta Lega. 
Scendiamo ora in Seconda Interregionale, e più precisamente in quel Gruppo 4 che comprende il poker ticinese, cominciando la nostra analisi col Mendrisio. Scorrendo le zone altissime della classifica si potrebbe ripensare a quel vecchio titolo della Gazzetta dello Sport ("Li hai distrutti") dedicato all'Inter dei record o alla marcia trionfale dell'attuale Napoli di Spalletti: +13 sullo Zugo 94 e addirittura il +22 sul Collina d'Oro! La compagine di Amedeo Stefani, assistito in panchina da quell'ex centrocampista dal sinistro educato che è Sandro Reclari, ha insomma conquistato in scioltezza la promozione in Prima Classic. A livello di organico, poi, vanno sottolineati quegli elementi di altra categoria. Il riferimento è a capitan Cataldo, Tarchini, Rey e Martinelli, ex Brescia, Palermo e Sampdoria. Senza dimenticare il tridente Gibellini, Bini e Mascazzini, punto di riferimento imprescindibile dello zemaniano 4-3-3 di Stefani.
Terzo posto e rivoluzione, invece, per il Collina d'Oro. Nello specifico, l'ex dirigente del Malcantone Virginio Prisco è il nuovo direttore generale, mentre l'ex giocatore del Chiasso Niccolò Rossi fungerà da direttore sportivo, coadiuvato da Nicolò Casolini. Infine, l'ex portiere Marco Petito assume l'incarico di Consigliere della Presidenza e di supervisore del progetto tecnico.
Sereni i campionati vissuti da Ascona e Gambarogno/Contone, anche se nel club di Magadino c'è stata un po' di maretta sul finire del torneo. Prima la società ha annunciato le dimissioni in toto per la stagione ventura, poi ha gettato la spugna anche lo staff tecnico, con Mister Gabriele Censi in testa. In panchina si è così seduto, per lo spicchio finale, l'ex allenatore Tazio Peschera.
In Seconda Lega, spallettiano pure il cammino del Locarno (come quello del Mendrisio). Ucciso il campionato dopo i primi pareggi, la scatenata banda di Remy Frigomosca ha vinto inoltre la Supercoppa Ticino, strappata a quel Malcantone preceduto nel torneo e giustiziere del Balerna nella finale di Coppa Ticino. Per la promozione in Seconda Interregionale, tutto è in ogni caso rimandato al doppio spareggio coi solettesi dell'Iliria.
Capatina adesso in Terza Lega, per citare le imprese di Tenero, un avversario... duro, e Basso Ceresio, che ha volato... alto. Le truppe dei generali Benjamin Frizzi e Lorenzo Padula festeggiano l'approdo in Seconda assieme al Ravecchia, vincitore dello spareggio tra seconde col Ligornetto. Anzi no! Vi abbiamo teso un tranello. Infatti i bellinzonesi saranno promossi solo in caso di salto in Seconda Elite del Locarno. Chiusura con una notizia di mercato: l'ex tecnico del Mendrisio e del Team Ticino ed esperto di metodologia calcistica Mauro Giussani, rimpiazza Padula al sopraccitato Basso Ceresio.
(nella foto di Patrizia Scolozzi la festa del Paradiso)