CALCIO
"Mancare la promozione sarebbe un grande fallimento"
Mauro Cavalli, presidente del Locarno, lancia il doppio spareggio con l'Iliria
Pubblicato il 16.06.2023 12:35
di Carlo Scolozzi
Lo disturbiamo mentre sta operando al duodeno un gattino e il veterinario e presidente Mauro Cavalli ci spiega scherzosamente che è più facile occuparsi della guarigione di un felino che amministrare una società di calcio. In questo momento, poi, è durissima, perché il suo Locarno è atteso dal doppio spareggio coi solettesi dell'Iliria: in palio un succulento posto in Seconda Interregionale. "Non sarà una battaglia, ma una semplice partita di pallone, con dei contenuti leggermente più forti perché chi vince fa un salto di categoria" esordisce il numero uno delle bianche casacche.
Non farcela che significato avrebbe?
"Sarebbe un grande fallimento, non lo nego. Una persona intelligente prende sempre in considerazione tutte le ipotesi, ma purtroppo in questo caso non c'è un piano B: o si vince, o si vince!".
Il fatto di avere ipotecato da tempo il campionato ha arrugginito i meccanismi della squadra?
"Non direi, anzi, Vincendo in anticipo il torneo abbiamo avuto modo e tempo di recuperare gli infortunati, tranne l'esterno basso Ferrara, ex Paradiso. Peccato perché si tratta di un ottimo giocatore, al quale la lussazione alla spalla non ha però permesso di guarire in tempo. Fortunatamente ritroviamo invece l'attaccante Facchin e il centrocampista Alessio Bottani".
Avete gestito bene il momento della lunga attesa?
"Certo, in questo senso i giocatori si amministrano da soli, grazie al fatto che hanno già vissuto situazioni simili nella loro carriera. È tutta una questione di testa in questo caso".
Terrà un discorso particolare davanti alla squadra, visto l'importanza del momento?
"Assolutamente no. Sarà il grande Frigomosca a parlare. Si esprimerà nelle quattro lingue nazionali, tra cui il romancio, e farà attenzione a non sbagliare i congiuntivi (ride). È meglio che i presidenti non scendano negli spogliatoi, possono venire fraintesi". 
Com'è cambiato il buon Remy?
"Dopo la partenità è più umano, premuroso e fa ragionamenti convenzionali. Con un po' di sana arroganza mi prendo però anch'io parte del merito del suo miglioramento".
Frigo è andato a visionare i solettesi, che rapporto ha stilato?
"Ha potuto osservare l'Iliria alle prese con l'ultima partita di campionato, sabato scorso. Sono scesi in campo tutti i titolari e il nostro prossimo avversario si è rivelato una buona squadra. Ma è inutile parlare troppo del nostro dirimpettaio, noi dobbiamo solo fare il Locarno e giocare come sappiamo. Non utilizzeremo tattiche di contenimento particolari, quindi della compagine del Canton Soletta ci interessa fino a un certo punto. Nutriamo rispetto, non sottovalutiamo l'impegno, ma non abbiamo paura: non andiamo mica in guerra!".
Il match del Lido è in agenda domani sera alle 20: uno svantaggio giocare la prima in casa...
"Io giro il discorso e dico che sarebbe stato peggio disporre di un'unica gara per decretare il vincitore. Senza la formula della partita secca, si può eventualmente rimediare a una sconfitta nella partita d'andata e, di questo sono certo, a salire sarà davvero la squadra migliore".
Il presidente si aspetta in queste due finali la 30. rete di Becchio?
"No, spero che ne faccia almeno 5, voglio una grandinata di gol del nostro attaccante. E aspetto inoltre gli squilli di Stojanov, Facchin e Facchinetti, col quale c'è una scommessa aperta circa un suo gol direttamente su calcio d'angolo: sarebbe il momento buono per riuscirci, magari con una bella parabola nell'angolino lontano. O altrimenti potrebbe colpire il cobra Toresani. O uno fra Borghese e Ziccardi all'ultimo minuto, siccome sono degli specialisti in zona Cesarini".
Cosa rappresenterebbe un'eventuale promozione in Seconda Interregionale?
"La chiusura di un cerchio. Infatti il club è fallito proprio mentre militava in quella categoria...".