Il derby alla Corner Arena è finito da poco. Sconfinato sul
divano ho assistito ad una partita comunque equilibrata malgrado era evidente
che il Lugano non è nella miglior condizione fisica. La squadra sta comunque
crescendo ma le partite ravvicinate che dovrà giocare non permetterà a
Pelletier di poterla preparare al meglio.
Vedere il derby in TV senza l’emozione del pubblico è stato una vera
e propria sofferenza. L’hockey su ghiaccio perde parecchio non avendo tifosi a
pochi metri dalle balaustre.
Alla sua terza partita dopo 20 giorni di stop, i bianconeri
hanno comunque disputato un buon incontro lottando su ogni disco e ovviando
alla peggior condizione con una prova di carattere e disciplina tattica.
La reattività dell’Ambrì ha messo a dura prova i luganesi
che comunque sono riusciti a tenere testa agli uomini di Cereda che hanno
dimostrato ancora una volta di essere una formazione tosta e mai doma.
Walker ha avuto il disco della vittoria a due minuti dal
sessantesimo ma Ciaccio è stato straordinario annientando il disco della
possibile vittoria del 3-2.
La partita si è decisa ai supplementari con il gol partita
di Tim Heed, maestro nell’ottenere reti nell’overtime. Il suo senso di posizione nei momenti cruciali
sta diventando un bonus supplementare per Pelletier e soci.
Un Natale felice per il Lugano che con questa vittoria può
consolidare il proprio posto in classifica.
Ora potrà pensare a proseguire il cammino ritrovando quella lucidità
necessaria per portare a casa ulteriori punti per mantenere le prime posizioni
della classifica. I ragazzi di Hnat Domenichelli sono chiamati ad un vero e
proprio tour de force dopo Natale.
Basti pensare che a gennaio praticamente giocheranno ogni
quattro giorni.
Con pochi allenamenti sulle spalle uscire vincitrici da una
battaglia nel derby potrà dare morale a tutto il roster. Il Lugano ha mostrato
una identità vincente portata da due stranieri top. Mark Arcobello e Tim Heed e
dai duelli vinti dai vari Nodari, Walker,
Riva e Bertaggia. Uno su tutti? Mi ripeterò ma il Lugano ha nel no. 17 Luca
Fazzini un autentico fuoriclasse. Se il disco arriva preciso con le sue bordate
le reti fioccano….
Con il suo tiro micidiale il Faz potrà continuare a spaccare
le partite mentre speriamo di ritornare alla Corner Arena ad ammirare i
bianconeri e il suo trascinatore Mark Arcobello.
Riuscendo a migliorare l’energia e poterla gestire bene sarà
la base del successo per i prossimi impegni ravvicinati.