CALCIO
"Le parole di Akanji non mi sono piaciute..."
Régis Rothenbühler lancia la sfida di stasera contro la Romania
Pubblicato il 19.06.2023 10:54
di L.S.
Questione di mentalità, di motivazioni e di leadership.
Régis Rothenbühler, ex nazionale, torna sulla vittoria con Andorra e lancia la sfida di questa sera a Lucerna contro la Romania.
“La vittoria contro Andorra è la storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Il lavoro è stato fatto, ma lo abbiamo fatto male. Nel primo tempo è stata una Svizzera convincente, nella ripresa abbiamo tirato fuori tutti i nostri difetti”.
Cosa può essere successo?
“Non siamo una squadra che può giocare al 90% delle proprie possibilità. Dobbiamo sempre tirar fuori il massimo da ogni giocatore e quando le cose non vanno per il verso giusto, i leader della squadra devono emergere: ci si aspetta che si assumano le responsabilità che il loro status gli conferisce. Con Andorra non è stato così”.
Non può essere anche colpa della stanchezza di fine stagione?
“Questo ovviamente conta. Elementi come Akanji, Xhaka o Sommer hanno giocato tantissime partite e più che la stanchezza fisica è quella mentale a pesare di più. Però in campo bisogna sempre avere la giusta attitudine e trasmettere il giusto messaggio ai compagni. Non si può pretendere che chi entra dalla panchina poi faccia la differenza, se si trova in un ambiente di gioco poco motivato”.
Stasera contro la Romania potrà essere un’altra partita?
“Me lo auguro. La fortuna è quella di giocare in casa e se entreremo in campo con la giusta mentalità non credo che avremo problemi. Mi aspetto tanto dai leader della squadra e poi naturalmente anche qualche giocata di classe di Amdouni e Shaqiri, che in certe partite possono fare comunque la differenza”.
Che scelte si aspetta da parte di Yakin?
“Mi fido del mister e credo che nessuno meglio di lui sappia chi far scendere in campo. Sceglierà quei giocatori che possano portare esperienza e qualità, poi dipenderà dal sistema di gioco che vorrà adottare. In fondo non è così importante chi giocherà, ma bisognerà mettere in campo la giusta mentalità. In questo senso le parole di Akanji alla vigilia di queste due partite non mi sono piaciute tantissimo”.
A cosa si riferisce?
“Il difensore del City ha detto che Andorra e Romania non sono due grandi nomi. Se la cosa può valere per Andorra, non dobbiamo dimenticare che la Romania per molti anni è stata superiore alla Svizzera. Basti ricordare giocatori come Popescu o Hagi, tanto per fare due nomi. Bisogna rispettare la storia ed entrare in campo sempre con il massimo rispetto e la massima attenzione. Così sarà più facile vincere le partite”.