La vela è un’avventura
America’s Cup, una competizione secolare
Parla Matteo Colombo, un velista, un appassionato
Pubblicato il 16.03.2021 23:01
di Angelo Lungo
Matteo Colombo pratica la vela da giovanissimo, è membro del Circolo Velico Lago di Lugano nonché Responsabile delle attività giovanili.
 
Che cosa rappresenta l’America’s Cup?
“Partiamo dal presupposto che il mondo della vela prevede numerosi ambiti. Ma l’America’s Cup costituisce un avvenimento di grande portata. Negli ultimi anni il suo seguito è aumentato a dismisura presso il pubblico, dovuto anche all’interesse dei giornali e delle televisioni”.
 
Qual è l’importanza della tecnologia?
“Ha un ruolo di un certo rilievo. Nelle precedenti edizioni si utilizzavano i catamarani ossia imbarcazioni con due scafi, nell’attuale si adopera un monoscafo. I materiali proposti rappresentano l’avanguardia della vela e un punto di riferimento per i prossimi anni. La ricerca è spinta al massimo”.
 
E quella del fattore umano?
“Decisiva. Gli equipaggi hanno i migliori velisti del mondo. Campioni olimpici plurimedagliati, sono i più forti in circolazione. La bravura e l’amalgama sono elementi da cui non si può prescindere. Sta regatando l’élite e stanno offrendo un grandissimo spettacolo”.
 
Tempi e costi per affrontare questa sfida?
“Servono grandi sforzi economici ed enormi sacrifici. La manifestazione si tiene ogni quattro anni, per cui bisogna attrezzarsi per tempo: sviluppare la barca, scegliere accuratamente il team che deve poi sostenere allenamenti duri e intensi.
Gli investimenti finanziari sono impressionanti: mediamente ogni imbarcazione costa sui 100 milioni di euro”.
 
A che tipo di spettacolo abbiamo assistito?
“Di alta qualità. Il livello della competizione non si discute. La maggior parte degli appassionati con cui mi confronto è ampiamente soddisfatto dello spettacolo proposto. Personalmente ho parteggiato per Luna Rossa, abbiamo numerosi contatti con i velisti della vicina penisola, una vicinanza che ci accomuna e che abbiamo potuto sperimentare durante le numerose competizioni a cui partecipiamo”.
 
La vela è…
“Uno sport meraviglioso. L’esperienza è un fattore preponderante, da abbinare alla preparazione fisica e alle capacità strategiche. Bisogna saper gareggiare in tutte le condizioni, laghi e mari sanno essere imprevedibili. Insegna a credere in se stessi, a sviluppare doti di ragionamento e a essere indipendenti”.
 
Afferma il velista Giovanni Soldini: “Il mare, soprattutto la vela, ti è complementare. Ti avvolge, ti forma, ti aiuta, ti accompagna. Serve a capire, te stesso e gli altri”.