Tennis
Il ritorno dei tennisti americani
Il lungo letargo degli statunitensi sembra finito
Pubblicato il 21.06.2023 05:04
di Anais Cornolti
Sono lontani i tempi di Stan Smith, John McEnroe, Andre Agassi e Pete Sampras. Solo per citarne alcuni. Dopo di loro il tennis americano, preoccupato di non avere più talenti da mostrare agli occhi del mondo, creò un programma nazionale specifico per trovare nuovi campioni. Infatti, si mise in luce in particolar modo Andy Roddick, vincitore degli US Open del 2003. Ma poi nessun tennista statunitense del circuito maschile è riuscito a imporsi nel torneo di casa e soprattutto a conquistare il titolo di numero uno. Emblematica la confessione di Mardy Fish che in un documentario confessò di quanto fossero alte le aspettative su di lui, dopo i grandi successi del suo amico connazionale. La pressione di una nazione intera lo fece crollare. Il lungo letargo sembra finito, la scuola americana sembra aver invertito la rotta. Un esempio è il giovane Frances Tiafoe, fresco di vittoria del torneo Atp di Stoccarda. Affermazione che gli ha consentito di ottenere un posto nella top dieci del ranking. Oltre a lui ci sono altri tennisti promettenti come Taylor Fritz, ottavo al mondo. Entrambi sono considerati come coloro che potranno portare di nuovo in alto la bandiera a stelle e strisce. Il ritorno degli statunitensi è importante per aumentare la popolarità e il livello della disciplina, in una nazione dove prevalgono prettamente altri sport. Nonostante ciò, rimane uno degli sport individuali più seguito. Basti pensare a quanti tornei si svolgono nei vari Stati degli Stati Uniti d’America. Sono molte le risorse spese sia sul piano organizzativo degli eventi, che sui giovani talenti di domani, allo scopo di cercare di colmare il gap con gli avversari europei, che, ormai, da anni dominano il circuito. Un ruolo chiave lo possono giocare le accademie d'oltreoceano, che sono in grado di offrire il meglio. Programmi che attirano non a caso anche tennisti stranieri. Gli investimenti non mancano e continueranno a costituire un peso significativo. E sarà un bene per il movimento americano ma non solo.