Il
calcio mercato è cominciato. E il football è investito da un
diluvio di denaro. L' Arabia Saudita sta oltrepassando ogni limite. E
la Premier non si smentisce: sembra che per poter giocare in
Inghilterra un giocatore non possa valere meno di 50 milioni. E
rimane il grande problema dei bilanci delle società: costo
esorbitante dei cartellini; ingaggi elevati dei calciatori; laute
commissioni pagate ai procuratori. L'Uefa assiste impotente e pensa
di introdurre un nuovo Fair Play Finanziario. E ci si domanda quale
sia il senso del gioco. Che cosa rimane dello spirito di uno sport
così popolare? I calciatori sono diventati delle icone, sono degli
autentici protagonisti anche fuori dal campo. Curano la loro
immagine. Rappresentano dei modelli da seguire, specie per le
generazioni più giovani. Siamo nel pieno della società dello
spettacolo, che si alimenta in maniera spasmodica. Bisogna vendere la proprie
prestazioni e mettere in mostra il proprio corpo. Poco importa
esporre un pensiero o comunicare delle opinioni. Attrae il
palcoscenico planetario e la possibilità di guadagnare cifre
esorbitanti. Il sociologo Marshall McLuhan sosteneva che: “Il
Medium è il messaggio”. Ebbene nella foto proposta, si vede un
terreno sterrato. È stata scattata in un quartiere di Yaoundé, la
capitale del Camerun. In campo, tra gli altri, ci sono atleti che
valgono qualche milione di euro. Uno ha la maglia di allenamento del
Napoli, è stato uno dei migliori centrocampisti della Serie A, è
Frank Anguissa. L'altro è a torso nudo ma indossa dei jeans,
non ricopre il suo vero ruolo, nel suo club è un portiere, ma ha dei
piedi sopraffini e si muove a metà campo, è André Onana.
Postilla: quest'ultimo l'Inter lo valuta oltre 60 milioni e lo
vorrebbe cedere, naturalmente a un squadra inglese. E loro passano
così le loro vacanze. Meditate gente, meditate.
Calcio
Il calcio è un gioco
Due campioni calcano un terreno molto particolare