CALCIO
"Andrea scelta mirata, grazie a Meroni per tutto ciò che ha fatto"
Carlo Burà, presidente del Taverne, vuole proseguire con Lanza il ‘progetto’ impostato con Meroni
Pubblicato il 23.06.2023 06:55
di Enrico Lafranchi
Il presidente del Taverne alla partenza di Damiano Meroni per Chiasso ci aveva detto: “Sono dispiaciuto, è vero che il ciclo di un allenatore non può durare una vita, pensavo però che ‘Mero’ sarebbe stato con noi ancora un anno”. Carlo Burà si è sempre distinto per le sue scelte. Adesso alla guida della squadra c’è Andrea Lanza, un bel passato di giocatore e da qualche anno brillante formatore dei giovani del Team Ticino.
Presidente, come è arrivato ad Andrea?
“È un nostro ex, Andrea abitava a Taverne. È stata una scelta mirata, vogliamo continuare la politica che avevamo iniziato con molta soddisfazione con Meroni. Una politica improntata naturalmente sui giovani, da qui la decisione di affidargli la squadra. Andrea con i giovani è un ‘maestro’”.
L’intento è di dare spazio il più possibile a ragazzi della regione? 
“Sì ma sappiamo che è dura…, speriamo di farcela”.
L’ambizione è sempre quella di mantenere il posto in Prima Lega Classic o mirate più in alto? 
“Cercheremo di disputare un bel campionato, senza grilli per la testa. E di divertirci!”.
Un campionato impegnativo e difficile: 
“E sì, è molto differente da quello di Seconda Inter. Ci sono almeno due step in più. Vi sono squadre con giocatori affermati, provenienti da squadre di categorie superiori. Inoltre i ‘bacini’ sono molto più grandi nella Svizzera interna. Noi abbiamo vicina l’Italia ma siamo vincolati dai 5 stranieri. Questo ‘regolamento’ secondo me dovrebbe valere anche per la Seconda Interregionale”.
Non è così:
“In 2. Inter si dovrebbero fare giocare i nostri di ragazzi, altrimenti tanto vale andare in Lombardia a disputare il loro campionato. Che senso ha schierare, con rispetto parlando, 8-9 italiani?”.
Quest’anno non ci sono più né il Paradiso né il Lugano U21. Diamo il benvenuto al Mendrisio?
“Siamo rimasti in due, è vero, ma aspettiamo il Locarno che l’anno prossimo salirà sicuramente. Già adesso quella del Lido è una squadra di Prima Lega. L’ideale sarebbe di avere in questa categoria 4-5 nostre formazioni. A quel momento avresti un po’ di voce in capitolo, altrimenti ne hai poca, ben poca”.
Tenere testa a talune squadre d’oltre San Gottardo è problematico per piccole società come la sua anche dal punto di vista economico:
“Ben detto, è davvero complicato, ci sono squadre che dispongono di un budget che è tre volte, se non quattro, il nostro”.
Come risponde il pubblico alle partite? 
“Abbastanza bene, c’è un buon richiamo di gente. Però sei sempre confrontato con tutte le partite di calcio regionale. C’è un casino di squadre anche attorno a noi…”.
Vi state muovendo sul mercato? 
“Al momento è calma piatta, abbiamo comunque preso Tiziano Villa dal Paradiso (Caggiano: “Titti è una persona eccezionale, a livello calcistico può ancora dare tanto”). Senz’altro un bell’acquisto (ragazzo già del TT e dell’ACB, ndr)”.
Nessuna rivoluzione dunque: 
"Decisamente no. Il grosso della squadra, giocatore più, giocatore meno, resta quello dell’anno scorso. Sinceramente detto non possiamo allestire una rosa di 25-26 giocatori, saremo di nuovo abbastanza ‘stringati’. Ovvio che devi avere dalla tua un po’ di fortuna, non avere cioè infortuni o incidenti a catena”. 
Burà, presidente appassionato e tifoso, si congeda con questo augurio a Meroni: “Damiano farà sicuramente bene, a lui vada un grossissimo augurio affinché riesca a riportare i rossoblù nelle categorie che gli competono. Il Chiasso è una società che merita, che ha una storia. Peccato che sia stata gestita male in questi ultimi anni”.