CALCIO
Olio di ricino calciomercato, venghino
Passano milioni, miliardi, nomi e cognomi, ragioni e menzogne
Pubblicato il 22.06.2023 09:06
di Giorgio Genetelli
Costatato lo scoramento della nostra Pulga in merito al calciomercato, aggiungiamo il nostro disinteresse per i soldi, in particolare quelli degli altri. Non è neanche cominciato ufficialmente il periodo valido per arrivi e partenze, che già si stendono pagine bianche e rosa su ipotesi e cifre che i club intendono spendere, intendono incassare e spesso possono solo immaginare perché molti di loro sono in modalità terza settimana. Cioè, a zero, senza companatico e con qualche briciola di pane secco.
Sembra che tutti facciano apposta per inviperire i tifosi (leggere Desmond Morris), i contaminati che abboccano a tutto e si indignano al grido di paroloni come onore identità bandiera tradimento maglia sudore. Termini novecenteschi che spesso vestono intolleranze e perfino violenza da stadio, verbali e fisiche, derubricate dai padroni con somma ipocrisia.
C’è una specie di paternalismo rudimentale in ogni dichiarazione mercenaria, per convincere a trangugiare l’olio di ricino necessario per digerire e defecare quel che resta del football. Un andare di corpo generale che contagia anche i tornei dei bar e le scuole calcio.
Occorre farsene una ragione: il calcio non è più quella gara a rincorrere un pallone ed è stato trasformato in una competizione a chi ce l’ha più lungo. I media, i social, il prete, il panettiere, l’argonauta, le passanti: tutti e tutte tentano di sostenere il capannone ammuffito perché una birretta viene rifilata anche a loro ed è meglio morire indegni che assetati.
Passano milioni, miliardi, nomi e cognomi, ragioni e menzogne. Vanno verso l’orizzonte a gonfiarsi e tornano minacciosi come tempesta, scompigliando il senno di noi appassionati, classificati tramite algoritmi come fessi perenni e almeno siamo contenti di esistere. Ce lo meritiamo, noi che pretendiamo inni cantati e poi ci vogliono due mesi per pronunciare i nomi dei nuovi acquisti e ci aggrappiamo ai nostri colori come bambini ai pennarelli.
Poi al torneo scolari si litiga scimmiottando ad minchiam. Bello. Altra cucchiaiata, olio di ricino disponibile sempre, a gratis, almeno quello.