BASKET
È lui il futuro dell'NBA
È francese, ha 19 anni ed è alto 2 metri e 21 centimetri: è la prima scelta degli Spurs
Pubblicato il 23.06.2023 05:39
di Red.
Il futuro è qui. Victor Wembanyama (19 anni, nato a Nanterre, Francia), è senza dubbio il talento più atteso nella storia della pallacanestro dopo LeBron James: è lu la scelta numero 1 del Draft NBA. I San Antonio Spurs hanno scelto il francese, a dire la verità senza grosse sorprese. Presentano al mondo il giocatore dal fisico "impossibile". Due metri e 21 centimetri (c'è chi dice 2,23) per 100 chili. E si muove come un playmaker. Per qualcuno è già una sorta di alieno, uno che cambierà il gioco della pallacanestro.
Sì, verde come un alieno, come quel vestito che indossa e quella pietra preziosa che porta al al collo perché "gli è apparsa in sogno" e ha deciso di comprarla, Wembanyama è salito per primo sul palco del Barclays Center di Brooklyn. Il paragone, come è noto, è quello di un Kevin Durant in divenire. E, infatti, "Wemby" sogna di giocare contro di lui. "È quello contro cui non vedo l'ora di giocare", ha detto la mattina prima del draft. Il giovane del sobborgo dell'Ile-de-France, a Parigi, punta al mondo e sembrerebbe aver tutto per farlo.
Con quel fisico è tra i giocatori più alti della storia (con Mark Eaton, Shawn Bradley, Rik Smits, Manute Bol, Yao Ming, Ralph Sampson), 2,43 metri di apertura alare, la più lunga dell'NBA, e oltre 100 chili di peso e 55 di piede. Anche il percorso di una carriera fatta passo dopo passo. Fece un provino con il Barcelona nella Minicopa del 2015, ma amava Nanterre, la sua casa, la sua terra e scappò. "Sceglie sempre con il cuore", dice Bryan Georges, suo allenatore all'età di 15 anni.
Da lì, passando per i Metropolitans 92, è arrivato alla NBA e agli Spurs. Come si dice in Francia, è programmato per regnare. "Abbiamo fatto un programma specifico per evitare che si infortunasse. Tre anni di preparazione del corpo per raggiungere il massimo", ha sottolineato Bouna Ndiaye, il suo agente. 
È la terza scelta al primo turno di tutti i tempi da parte dei San Antonio Spurs. Il primo fu David Robinson, poiTim Duncan. Il terzo è Victor Wembanyama, il giocatore per eccellenza. "È come 2k", si è spinto a dire Stephen Curry. Perché dai suoi parametri fisici è un generatore di tiri, un difensore superbo e non ha problemi a tirare. È qui per regnare. "Voglio essere il migliore, dentro e fuori dal campo", ha aggiunto il francese.
Non c'è dubbio che voglia i riflettori puntati su di lui. Gli Spurs lo sanno. Una franchigia mitica, con una grande cultura del lavoro sotto il loro eterno timoniere Gregg Popovich. Eppure le cose non vanno: l'ambiente è depresso, 22 vittorie e 60 sconfitte. Wembanyama ha il compito di risollevarlo.
È già una stella NBA senza nemmeno un minuto di gioco. Gli piace esaltarsi, ma sa che il compito non sarà facile. "Voglio imparare il più velocemente possibile per cercare di vincere". È quello che vuole. "È un campionato difficile da vincere, lo so. Ma è quello che voglio", ha detto al suo primo giorno da protagonista. Non ci sono più parole. Lui è il futuro. Ne sono tutti convinti.