CALCIO
"Vi spiego chi è Vladi..."
Alessandro Mangiarratti lo ha allenato nell'Under 21 dello Young Boys
Pubblicato il 24.06.2023 09:26
di L.S.
Chi ha seguito la Challenge League lo conosce già, per gli altri sarà tutto da scoprire. Soprattutto in una nuova categoria come la Super League, che rappresenta uno step importante in una carriera di un calciatore.
Shkelqim Vladi, 22 anni, ha firmato ieri con il FC Lugano per le prossime quattro stagioni e i tifosi bianconeri hanno voglia di vederne presto le gesta.
In attesa di ammirarlo sul campo, abbiamo chiesto a chi lo conosce bene di raccontarci le caratteristiche di questo attaccante che la scorsa stagione, con la maglia dell’Aarau, ha realizzato 15 reti.
Alessandro Mangiarratti, ex allenatore del Vaduz, lo ha allenato per una stagione quando occupava la panchina dell’Under 21 dello Young Boys, club in cui Vladi è cresciuto calcisticamente.
A lui abbiamo chiesto di spiegarci che tipo di giocatore è il neoacquisto bianconero:

“Vladi è una classica prima punta, capace però anche di svariare sul fronte d’attacco come un numero dieci. È bravo nel primo controllo e nella conclusione a rete, disponendo di un tiro secco, sia di destro che di sinistro. Inoltre è molto abile anche di testa”.
A chi lo si potrebbe paragonare? A un Amdouni o un Sadiku?
“Potrebbe assomigliare un po’ a Sadiku e la speranza è che faccia i gol che ha fatto Armando con la maglia del Lugano. Rispetto a Amdouni, che sta facendo benissimo in questo periodo, è uno che sa prendere meglio la posizione per concludere a rete. Sono comunque due grandi paragoni e speriamo che dopo aver fatto bene in Challenge League, possa affermarsi anche in Super”.
Quali potrebbero essere le difficoltà?
“Dal punto di vista tecnico, è ovvio che i difensori di Super League sono più forti, hanno maggiori qualità. E anche le squadre avversarie sono tutte più organizzate. Dal profilo mentale Vladi è un ragazzo molto forte, è passato attraverso un periodo difficile con alcuni infortuni che lo hanno temprato, ma a Lugano troverà molta concorrenza e dovrà essere pronto quando verrà chiamato in causa. Dovrà insomma rimettersi in discussione in una nuova categoria e in un nuovo ambiente”.
E Lei Mangiarratti invece cosa farà il prossimo anno? A Vaduz aveva fatto bene, soprattutto in Europa: ha ricevuto qualche chiamata?
“Avevo dei contatti con una squadra austriaca ma alla fine non se n’è fatto nulla. Aspetto con grande serenità che si apra qualche spiraglio, ma per il momento le squadre sono tutte al completo. Vedremo se capiterà qualcosa durante la stagione”.
A Bellinzona intanto è arrivato Chieffo:
“È un allenatore conosciuto in Svizzera, ha un bel percorso a livello giovanile, oltre ad aver fatto l’assistente di Uli Forte. È uno che conosce bene il nostro calcio e credo che per il Bellinzona sia un profilo interessante”.
I granata hanno virato su un progetto giovanile: cosa ne pensa?
“Credo che sia una bella cosa, soprattutto se i giovani sono di talento. È importante dar loro spazio, ma è chiaro che i giovani da soli non bastano, devono esserci anche dei giocatori che li possano guidare nei momenti difficili”.
Croci-Torti invece è saldissimo al suo posto a Lugano, dopo due grandi stagioni:
“Davanti a uno come il Crus ci si può soltanto togliere il cappello: ha fatto due campionati ad altissimo livello, oltre al percorso in Coppa. Lavora in un club che si sta stabilizzando tra le prime 3-4 forze del campionato e che grazie alla giusta strategia e al nuovo stadio diventerà sempre più forte. Sono veramente contento per lui”.