CALCIO: IL FUTURO SEMBRA BIANCONERO MA INTANTO PENSA SOLO AL CHIASSO
Hajrizi: "Lugano? Ne parliamo a fine stagione"
Il difensore del Chiasso dovrebbe passare ai bianconeri: intanto è felice di giocare per il Kosovo
Pubblicato il 20.03.2021 09:09
di Giacomo Notari
 
Dopo Joaquín Ardaiz l’estate scorsa, si sente da ormai un po’ di tempo che il Lugano sarebbe interessato a un nuovo talento del Chiasso. La notizia era stata anticipata il 15 di gennaio dal nostro sito. Insomma, l’affare sembra già fatto, anche se il numero 4 dell’FC Chiasso per ora rimane piuttosto vago. Una cosa è comunque certa: visti i progressi Hajrizi sembra ormai pronto per il salto di categoria. Prima però, il ventunenne nato in Vallese servirà come il pane ai rossoblù nella missione salvezza.
Kreshnik, come giudichi le tue due prime stagioni da professionista qui a Chiasso?
“Arrivavo dalle giovanili dell’YB dove anche lì sono molto cresciuto e sono diventato un uomo lontano da casa. Qui era ancora più lontano, ho dovuto imparare la lingua e sono anche stato molto aiutato. Ho giocato parecchio e ciò mi ha fatto bene. Ho potuto dimostrare quello che valgo a livello professionistico”.
Sei particolarmente migliorato quest’anno.
“Sia il primo allenatore che il mister attuale sono stati importanti, dandomi molta fiducia e facendomi migliorare sotto diversi aspetti”.
Passare dall’YB al Chiasso è stata dunque la scelta giusta da fare?
“Sì, è stata una buona decisione. Quello del calcio professionistico era un altro scoglio importante da superare per me e il Chiasso si è fatto trovare pronto accogliendomi bene”.
Quale aspetto del tuo gioco è migliorato di più in queste due stagioni?
“Sono diventato più sereno dietro nel mio possesso palla sotto pressione. Riesco ad essere molto più calmo palla al piede”.
E dove puoi ancora migliorare?
“Forse sotto l'aspetto mentale. Spesso sono quasi troppo carico, il che nonostante sia una qualità, può diventare un difetto (con 10 cartellini gialli è il giocatore più ammonito dell’intera Challenge League, ndr). Devo anche imparare a essere più lucido nelle mie prese di decisioni. Spesso cerco di fare qualcosa di difficile o di sbagliato quando invece dovrei semplicemente riflettere di più”.
Quale ruolo ti permette di esprimerti al meglio?
“Mi piace essere al centro della difesa a tre perché posso dirigere la manovra. Ma mi adatto e posso giocare sia a sinistra che a destra in un modulo a tre dietro”.
Questa volta non ti ha chiamato la nazionale Under 21 del Kosovo. Sei deluso?
“No, non più di quel tanto. Non ci siamo qualificati per gli Europei e quindi ora provano un po’ dei nuovi giocatori, per costruire il gruppo della generazione futura. Nessun giocatore classe 1999 come me è stato chiamato questa volta”.
Prima degli Under-21 kosovari avevi giocato con le giovanili rossocrociate. Potresti ancora cambiare idea e vestire la maglia della Svizzera?
“La vedo difficile. Sono con il Kosovo e sono fiero di portare i colori del mio paese. Specialmente quando siamo là, è un grandissimo orgoglio. È vero che ho iniziato con la Svizzera, ma ora sono fiero di aver scelto il Kosovo”.
Il tuo contratto scadrà quest’estate e sembra fatta per il tuo passaggio al Lugano. Giocherai in Super League l’anno prossimo?
“Lo spero, ma se ne parlerà soltanto a fine stagione”.
Cosa dovrà fare il Chiasso per salvarsi?
“Servirà la giusta mentalità, come in quest’ultima partita contro il Thun. Da diverse partite stiamo andando bene e penso che continuando così ce la faremo. La squadra c’è e il mister è con noi. Sono fiducioso”.