FUORI ORARIO
Hélios e Roberto: l’importante è ricordare
Un ritratto degli scomparsi Jermini e Morinini, presidente e rispettivamente allenatore del Lugano che fu
Pubblicato il 07.07.2023 10:57
di EnLa
Nel calcio, come nella vita, non si possono fare pronostici. Gli scenari cambiano velocemente, il calcio innalza e abbatte i suoi protagonisti a ritmo vertiginoso. È successo con Morinini e Jermini, due ‘personaggi’ del Ticino calcistico.
L’aspetto sportivo per noi è, e sarà sempre, quello che deve eccellere. L’ultima stretta di mano a Morinini risale a Cornaredo dopo quel ‘velenoso’ spareggio tra bianconeri e granata. In molti lo avevano apostrofato villanamente. Anche all’ombra dei tre castelli c’era stata una plateale ‘teatralità’: una frangia di tifosi si era legata al dito un suo ‘pensiero’. Questo: “Lugano è l’unica piazza calcistica ticinese che meriti la serie A”. Beh, Morinini era Morinini! A Lugano era stato portato ai sette cieli per la memorabile vittoria dei bianconeri a San Siro in Coppa Uefa.
Ma il suo cuore è sempre stato per la maglia che ha vestito, da giovane, assieme al fratello Enrico. Lo sappiamo tutti, o quasi…. Anche negli ultimi mesi di malattia Roberto ha saputo mantenere lo stesso spirito spensierato e generoso. Non ha gettato la spugna, né al di qua né al di là del Ceneri. Grande carattere, mentalità evoluta. Incompreso? Può darsi al sud delle alpi, sicuramente non a Ginevra e dintorni. Ricordiamo gli sberleffi di alcuni giocatori di una nostra squadra perché dava, a loro giocatori, del ‘lei’. Alla sua scomparsa, nel 2012, sono stati in tanti a salire sul ‘carro dell’amicizia”. Quanta ipocrisia! La riconoscenza è un sentimento raro, viene dal cuore. Manifestarla diversamente è perlomeno imbarazzante.
Hélios Jermini aveva acquisito la testata de “L’Eco dello Sport” sulle orme di André Luisier, padre-padrone del Sion e del quotidiano Le Nouvelliste. Al contrario del giornalista-presidente vallesano non ne ha però fatto una questione di privilegio. Non ha mai scritto un articolo, non ha mai trasmesso in redazione una notizia in ‘anteprima’. Non possiamo dimenticare, per dirne una, il suo ‘silenzio’ sull’arrivo di Mauro Galvao presso la sede Edisport di Montagnola dove già si trovavano decine di fotografi e giornalisti… 
Capovolgere il bicchiere sul piano sportivo non è mai bello (anche ad anni di distanza). Jermini, nostro coetaneo, è venuto a mancare nel 2002. Abbiamo, permettetemi di dire ho ritenuto opportuno unire Hélios, a 21 anni dalla sua scomparsa e Roberto, venuto a mancare 11 anni fa. Come li vediamo nella foto. In bianco e nero…
(nella foto Hélios Jermini e Roberto Morinini)