AUTOMOBILISMO
A Monza si va oltre i 310 km/h
Ieri e oggi si sono svolte le prove della quinta tappa del Mondiale Endurance
Pubblicato il 08.07.2023 18:14
di Silvano Pulga
Giornata di prove ufficiali, oggi a Monza, per definire la griglia di partenza della 6h, quinta tappa del mondiale Endurance, e prima gara dopo la 24h di Le Mans, evento centrale della stagione, dove una Ferrari ufficiale è tornata alla vittoria dopo ben 58 anni. L’evento ha attirato all’Autodromo brianzolo, grazie alla bella giornata e all’eco della storica affermazione in terra francese, qualche migliaio di persone. Diversi tra loro gli svizzeri, almeno a giudicare dalle targhe dei veicoli e dei motocicli presenti nei parcheggi. 
Le prove libere del mattino, per la categoria Hypercar, si erano concluse col primo posto della Peugeot Total Energies numero 93 di Mikkel Jensen col tempo di 1:35.878. La macchina francese ha fatto registrare una velocità di punta di 312.1 Km/h, staccando di 4,5 centesimi di secondo la Ferrari numero 50 di Miguel Molina. La vettura del Leone, che si era anche tolta lo sfizio di condurre la 24h di Le Mans per 4 ore, il mese scorso, è caratterizzata da una particolare aerodinamica, che esclude l’alettone posteriore: unica vettura della sua categoria con questa impostazione fra tutte quelle ai nastri di partenza. 
Per le LMP2, miglior tempo invece per Oliver Rasmussen su Joda (1:39.621, velocità massima 290.3), mentre per ciò che riguarda le auto della LM GTE Am, la Project 1 – AO numero 56 di Guilherme Moura de Oliveira ha fermato il cronometro sull’1:46.762, con una velocità di punta di 273,4 kmh. Solo all’ottavo e all’undicesimo posto, nella classe Hypercar, le due Toyota del team Gazoo Racing, in testa al Mondiale con 108 punti, del quale fa parte l’elvetico Sébastien Buemi il, quale, in un’intervista rilasciata a MBNews, nei giorni scorsi, si è detto fiducioso rispetto alla gara sul circuito brianzolo. 
Con questi tempi, più bassi di circa 2” rispetto a quelli di venerdì, quando Alessandro Pier Guido su Ferrari n°51 aveva fermato il cronometro sull’1:37.533, con una velocità massima di 311.2, hanno così preso il via le qualifiche, alle 14.40 di sabato 8/7.  Il miglior tempo per la categoria LMGTE Am è stato ottenuto dalla belga Sarah Bovy del team Iron Dames su Porsche con il tempo di 1:47.632, e con una velocità massima registrata di 272 km/h. Nono tempo per gli elvetici del Kessel racing su Ferrari, con alla guida il giapponese Takeshi Kimura (1:48.962, velocità massima 272.7), mentre il pilota rossocrociato Thomas Flohr sulla Ferrari ufficiale numero 54 ha chiuso in settima posizione col tempo di  1:48.599, e una velocità di punta di  272. Km/h. 
Alle 15.10 sono invece scese in pista le auto di categoria LPM2, per la loro sessione di qualifica, della durata di 15’. Miglior tempo quello dei belgi del Team WRT, con Robert Kubika alla guida: 1:39.354 il tempo con una velocità massima raggiunta di 291.1 km/h. La macchina è la numero 41, che vede alla guida anche l’elvetico Louis Délafraz, classificato in categoria Gold.  
Alle 15.30 è stato l’attesissimo turno delle Hypercar. Il responso del cronometro ha rovesciato gli scarsi risultati delle prove libere del mattino per quanto ha riguardato la Toyota, assegnando la pole position al giapponese Kamui Kobayashi sulla Toyota Gazoo Racing contrassegnata dal numero 7, con il tempo di 1:35.358, e una velocità di punta di 311.2. L’altra vettura del Sole Nascente, che vedrà alla guida in gara anche lo svizzero Sébastien Biumi, ha invece ottenuto, con al volante il neozelandese Brandon Hartley, il terzo tempo ( 1:35.460, ma una velocità massima raggiunta di 315.8 km/h). La Ferrari ufficiale numero 50 di Antonio Fuoco si è classificata al secondo posto (1:35.375, 309.5 la velocità massima) e partirà in prima fila. Solo sesti, invece, i vincitori di Le Mans, con un tempo di 1:35.771, ma una velocità di punta di 310.3 km/h, che li farà partire in terza fila in gara. Ovviamente, una corsa di 6h è una maratona, e non uno sprint: la posizione di partenza, in una pista come Monza, molto veloce e dove i punti dove è possibile il sorpasso sono tantissimi, avrà quindi un valore relativo. 
Soddisfatti i tre piloti autori delle migliori performances nella tradizionale conferenza stampa di fine gara. Il giapponese Kamui Kobayashi, pur dicendo di rispettare molto gli avversari, ha detto di credere molto nella possibilità, domani, di salire sul gradino più alto del podio. Molto contenta è apparsa, in particolare, Sarah Bovy: la sua sessione di prova è stata infatti interrotta alcuni minuti per un’uscita di pista di un avversario, ma la pilota belga ha saputo trovare il giro perfetto, grazie anche a una perfetta combinazione tra la sua Porsche e gli pneumatici. Appuntamento, quindi, a domenica: il via è in programma alle 12.