CALCIO
Non frenare... Hugo
Il 19.enne Lamy ha lasciato le giovanili del PSG convinto del ‘progetto Bentancur’
Pubblicato il 10.07.2023 07:59
di Enrico Lafranchi
Nel Bellinzona sempre più giovane non fa eccezione per l’età Hugo Lamy, classe 2004. Se mai l’eccezione sta nell’autorità e capacità che ha acquisito nelle giovanili del PSG. Lamy, le sue qualità (forza e tecnica) deve ora dimostrarle da ‘adulto’ in un campionato dove la fisicità la fa da padrone. Piace per la sua quantità di gioco (in posizione difensiva e nell’appoggiare l’azione offensiva). Può risultare un elemento prezioso.
L’inizio per lui non sarà dei più facili anche per le difficoltà di integrarsi e relazionarsi in un ambiente completamente nuovo (è da considerare la sua giovanissima età). Il problema della lingua è secondario, i compagni lo stanno aiutando. E a caricarlo di adrenalina ci penseranno i tifosi!
Hugo, qual è stato il motivo che ha determinato in te la decisione di lasciare un grande club per venire a giocare in Ticino?
“A convincermi è stato senz’altro il ‘progetto’ dell’AC Bellinzona, club che mi dà ora la possibilità di giocare in un campionato di adulti. Ho disputato solo campionati giovanili, questo… ‘balzo’ mi farà crescere e progredire. Sono molto contento di questa opportunità”.
Hai davanti a te il futuro… 
“Lavorerò con grande impegno per migliorarmi in modo che possa aprirmi un orizzonte che mi emozioni sempre di più”.
A 19 anni il sogno che diventa realtà dove ti porterà?
“È presto per immaginarlo, ancora di più per dirlo. Adesso sto con il Bellinzona, tra due settimane comincerà il campionato, sono pronto a lottare e a soffrire come tutti. E a dare il massimo al fine di raccogliere tante belle soddisfazioni”.
Gli anni nelle giovanili di un club prestigioso qual è il Paris Saint-Germain ti hanno arricchito in quale misura? 
“Moltissimo, si è trattato di un arricchimento totale, non solo dal punto di vista tecnico sui campi da gioco. Anche sul piano umano. Posso dire che il fatto di essere entrato nel Centro di formazione del PSG è stato qualcosa di veramente straordinario”.
Che impressione ti sei fatto del Bellinzona? 
“Molta buona, siamo un ottimo gruppo. Credo che in questa squadra ci sia una grande potenzialità. E nella società una grande serietà”.
Parli francese, sei qui da poco; hai difficoltà a capire, a farti capire?
“Un po’ sì, lo ammetto. Però i compagni mi stanno aiutando (Zoukit è pure di madre lingua francese, ndr), sta a me adattarmi. Mi darò da fare per imparare l’italiano in rapporto e in rispetto (chapeau!) alla lingua del posto (che poi si parli anche spagnolo in casa ACB ha un’importanza relativa, ndr).
Conoscevi già il calcio svizzero?
“Sì, ho visto delle partite, so che il campionato di Challenge è particolarmente impegnativo. Ma sono pronto a tutto, questa esperienza mi aiuterà sicuramente a ‘cementare’ una mentalità da calciatore professionista”.