CALCIO
Sandro Chieffo vuole un Bellinzona sprint
Il mister dei granata punta su una squadra con una forte mentalità offensiva
Pubblicato il 12.07.2023 07:28
di Enrico Lafranchi
Sandro Chieffo lavora al top con il materiale che ha a sua disposizione e non già con la ‘carta del sentimento’ dei tifosi che vorrebbero vedere confermato Dragan Mihajlovic (potrebbero esserci delle buone notizie nei prossimi giorni). Tifosi che hanno storto il naso in quanto sabato non hanno potuto ammirare i loro beniamini nell’amichevole con i giocatori affiliati alla SAFP. La gara invece che al Comunale si è disputata a Glattbrug. È successo che i granata hanno dovuto sobbarcarsi questa lunga trasferta in quanto all’ACB l’8 luglio è stato negato l’utilizzo dello stadio Comunale!! (i due punti esclamativi ci stanno tutti). La società ha anche cercato un altro campo ma le hanno risposto picche! Succede anche questo a un club di Challenge League: lasciamo perdere. Per quanto riguarda il ‘Memorial Augusto Chicherio’ sembra che tutto sia ok (avremo modo di parlarne). I tifosi possono stare tranquilli, si giocherà a Bellinzona. Al di là del fastidioso contrattempo di sabato, in casa granata ci sono ‘solo’ (eufemismo) buone notizie. Si sta allenando questa settimana un forte attaccante senegalese, Matar Dieye (Chieffo: “Si tratta di un giocatore dalle caratteristiche molto interessanti”) che potrebbe risolvere il ‘quesito’ del bomber mancante, premesso che Trésor Samba gode la massima fiducia del tecnico. Inoltre sono stati conclusi alcuni contratti (Pugliese ha rinnovato in data odierna, dovrebbe starci in questi giorni anche la firma di Sauter di cui si dice un gran bene). Ieri siamo andati allo stadio ad assistere all’allenamento del pomeriggio (il martedì due sedute), svoltosi – facciamo per dire – all’ombra dei pioppi che circondano il campo C. I carichi di lavoro diventeranno – come conferma Sandro Chieffo - un po’ più leggeri in vista della prima di campionato che vedrà Matteo Tosetti e compagni opposti agli undici di Brunello Iacopetta.
Mister, come stiamo in fatto di ‘rosa’? 
“Come ho già avuto modo di dire lavoro con i giocatori che stanno qua. Mi concentro su di loro, per me è una bella soddisfazione (per inciso diremo che non è una situazione nuova per l’ACB, al momento siamo praticamente al punto della stagione passata, ndr) lavorare con questi ragazzi”.
Il gran caldo è un problema? 
“Si sente, si sente… fa molto caldo (33 gradi!), però la squadra si allena benissimo. Chiaro che nel pomeriggio è più dura, subentra anche la stanchezza. Allenarci sul tardi? L'ho chiesto ai ragazzi, a loro va bene così”.
A Glattbrugg avete battuto i “disoccupati” ma soprattutto avete dato una efficace dimostrazione di bel gioco: 
“Il fatto di avere vinto (sul conto c’erano le due sconfitte col Thun e il Lugano, ndr), è una cosa bella. Alla lunga abbiamo patito anche lì la stanchezza, ma è normale perché gli allenamenti sono stati molto duri anche la scorsa settimana. Adesso caleremo un po’, inizia il campionato, dovremo farci trovare pronti. L’ho vista bene la squadra: sta crescendo, le mie idee si vedono sempre di più: mi piace la mentalità, anche l’atteggiamento è ottimale. Penso che siamo sulla buona strada”.
Significa che la squadra c’è? 
“C’è certamente, però sarebbe bello se potessimo rinforzarla ancora un po’. Ci stiamo lavorando, sono convinto che Matar Dieye farebbe al caso nostro. Vedremo nei prossimi giorni se arriverà qualche altro giocatore che può servire al Bellinzona”.
È azzardato dire che il Wil è un avversario che calza a pennello per il vostro debutto in campionato? 
“Ma…non saprei dire. Le sorprese ci saranno sicuramente anche quest’anno, conosco abbastanza bene la squadra, so le idee che ha il loro allenatore, è però difficile dire qual è la reale consistenza dei sangallesi. Per noi è importante continuare a prepararci benissimo (a ritmi tutt’altro che lenti, ndr).
Vedremo un Bellinzona con il vento in poppa, cioè più offensivo? 
“Le mie idee di gioco sono chiare, le sto trasmettendo ai giocatori, il piano di gioco sarà quello. Dobbiamo essere aggressivi e dinamici, voglio vedere una squadra con una mentalità fortissima in grado di giocare e creare. Spero che i ragazzi riusciranno a mettere in campo questi atout. Non ho motivo di dubitarne, stanno davvero dando il massimo. Sono fiducioso che partiranno bene”.
Sandro, abbiamo sempre parlato dei giovani, facendo magari un torto a qualcuno: chi è il ‘rappresentante’ della vecchia guardia? 
Ridiamo. “Beh, è naturalmente la ‘leggenda’ Matteo Tosetti, il nostro capitano… Matteo è una grande personalità di questo Bellinzona, mi fa molto piacere che sia con noi. Non solo sul campo (un esempio per i giovani), ma anche fuori. È un sostegno forte, molto importante per me allenatore”.