Tennis
L'Africa vuole il suo primo Slam
La tunisina Jabeur è vicina alla grande impresa
Pubblicato il 14.07.2023 06:03
di Anais Cornolti
Ons Jabeur è un simbolo per il suo paese e rappresenta il mondo arabo. La tunisina è fonte di ispirazione per le sue connazionali e spinge una generazione a intraprendere una carriera sportiva nel tennis. Dimostra, con i suoi risultati, nonostante le sfide siano ardue, che è possibile raggiungere risultati eccezionali. “Se l'ho fatto io, puoi farlo anche tu” è il mantra che riassume la sua filosofia di vita. È un esempio tangibile di “empowerment femminile”, soprattutto in un contesto in cui coniugare lo sport al femminile non è sempre facile. Per il secondo anno consecutivo, ha raggiunto la finale a Wimbledon, esibendo freddezza e lucidità, come dimostrato dalla sua rimonta contro Aryna Sabalenka. Il suo gioco divertente e creativo ha prevalso sulla potenza e la precisione impressionante della tigre di Minsk. Il match, più che una semifinale, è sembrato l'atto conclusivo, con un livello e una qualità di gioco degni del campo centrale. La sfida tra Elina Svitolina e Marketa Vondrousova è stata invece a senso unico. L'ucraina aveva sconfitto la numero uno al mondo Iga Świątek, ma è apparsa stanca e poco reattiva. Contro ogni pronostico, la ceca è riuscita a imporsi nettamente, chiudendo rapidamente la contesa. A partire da lunedì, Marketa Vondrousova sarà la numero sedici del ranking Wta, da sottolineare che ha cominciato il torneo senza essere testa di serie. La finale è incerta. Le sfidanti hanno un gioco simile, la ceca è mancina, il che potrebbe causare alcuni problemi alla sua avversaria. Il resto lo farà la tensione e la pressione. Non sarà un match facile per nessuna delle due. Wimbledon dà il senso a carriera intera. La sfida di sabato promette tanto spettacolo e divertimento.