Patteggiare: è questa la strategia scelta dalla Juve. La guerra contro le
istituzioni la condurrà personalmente Andrea Agnelli. La proprietà
ha deciso di seguire un'altra strada, supportata, sia in Italia che
in Europa, dal presidente della Federazione Gravina. È prevalso il
realismo e l'astuzia sabauda. L'ostacolo quando non può essere abbattuto, deve essere aggirato. È arrivata la comunicazione ufficiale, la
società ha deciso: “Addio Superlega”. È l'ennesimo passo
diplomatico degli ultimi tempi. La lettura non è complicata: il
tentativo è quello di ingraziarsi l'Uefa. Il massimo organismo
continentale, nelle prossime ore, deciderà il periodo di esclusione
dei bianconeri dalle competizioni internazionali. La Juve auspica che
la pena corrisponda a 12 mesi, si troverebbe d'ufficio fuori dalla
Conference League, un danno minore e sopportabile. Tra un anno ci
sarebbe la possibilità di disputare nuovamente la Champions. La nota
della Juventus conferma di aver avviato l'iter, ma l'uscita non
sembra essere automatica, serve il consenso delle spagnole. A
conferma che esisterebbero degli accordi e forse delle penali. Ma
sono considerazioni speciose. Il mondo del calcio è fuori controllo.
Le regole costituiscono un orpello. Sono scritte e riscritte e sono
sempre in ritardo in relazione all'evolversi delle situazioni. La
Superlega è finita? Solo per il momento. I campionati continentali
sono nella morsa dell'Arabia Saudita e della Premier. Le differenze
economiche in campo sono spropositate. I diritti televisivi della
Liga, della Bundesliga e della Serie A sono al ribasso. E i costi
aumentano. Rafforzarsi significa spendere. Il declino della Serie A è
evidente, è un campionato di passaggio. Juve, Inter e Milan prima
vendono e poi acquistano. Si devono barcamenare. I progetti sono per
l'immediato, solo il presente può essere gestito. E se gli arabi
decidessero di formare una Superlega? Tutto sarebbe compiuto e si
aprirebbe una nuova era.
Calcio
La Juve abbandona la Superlega
Solo Real e Barcellona credono ancora nel progetto