Calcio
La Juve abbandona la Superlega
Solo Real e Barcellona credono ancora nel progetto
Pubblicato il 14.07.2023 06:53
di Angelo Lungo
Patteggiare: è questa la strategia scelta dalla Juve. La guerra contro le istituzioni la condurrà personalmente Andrea Agnelli. La proprietà ha deciso di seguire un'altra strada, supportata, sia in Italia che in Europa, dal presidente della Federazione Gravina. È prevalso il realismo e l'astuzia sabauda. L'ostacolo quando non può essere abbattuto, deve essere aggirato. È arrivata la comunicazione ufficiale, la società ha deciso: “Addio Superlega”. È l'ennesimo passo diplomatico degli ultimi tempi. La lettura non è complicata: il tentativo è quello di ingraziarsi l'Uefa. Il massimo organismo continentale, nelle prossime ore, deciderà il periodo di esclusione dei bianconeri dalle competizioni internazionali. La Juve auspica che la pena corrisponda a 12 mesi, si troverebbe d'ufficio fuori dalla Conference League, un danno minore e sopportabile. Tra un anno ci sarebbe la possibilità di disputare nuovamente la Champions. La nota della Juventus conferma di aver avviato l'iter, ma l'uscita non sembra essere automatica, serve il consenso delle spagnole. A conferma che esisterebbero degli accordi e forse delle penali. Ma sono considerazioni speciose. Il mondo del calcio è fuori controllo. Le regole costituiscono un orpello. Sono scritte e riscritte e sono sempre in ritardo in relazione all'evolversi delle situazioni. La Superlega è finita? Solo per il momento. I campionati continentali sono nella morsa dell'Arabia Saudita e della Premier. Le differenze economiche in campo sono spropositate. I diritti televisivi della Liga, della Bundesliga e della Serie A sono al ribasso. E i costi aumentano. Rafforzarsi significa spendere. Il declino della Serie A è evidente, è un campionato di passaggio. Juve, Inter e Milan prima vendono e poi acquistano. Si devono barcamenare. I progetti sono per l'immediato, solo il presente può essere gestito. E se gli arabi decidessero di formare una Superlega? Tutto sarebbe compiuto e si aprirebbe una nuova era.