Tennis
La regina di Wimbledon
Per la prima volta nella storia non partiva come testa di serie
Pubblicato il 16.07.2023 04:05
di Anais Cornolti
Ons Jabeur era la favorita, ma per il secondo anno consecutivo non riesce a mettere il proprio nome tra le vincitrici di Wimbledon. La tennista tunisina è stata travolta dall'emozione e dal nervosismo, che sfortunatamente hanno preso il sopravvento. Giocava per la storia, per l'Africa, per il mondo arabo. Travolta dalle lacrime e dal dolore, ha promesso di tornare per conquistare il torneo. È una sconfitta davvero amara da digerire e che potrebbe lasciare il segno. Al contrario, Markéta Vondroušová ha dominato e domato le emozioni, mostrando una freddezza disarmante. Questa è l'ennesima dimostrazione che nello sport non vince sempre la più forte sulla carta. A volte si impongono quelli che vengono definiti gli underdog e la tennista ceca è proprio una di questi. È la prima ad alzare il trofeo londinese, non essendo testa di serie. Nella sua carriera aveva giocato le finali al torneo di Parigi nel 2019 contro l'australiana Ashleigh Barty, alle Olimpiadi di Tokyo 2020 contro la svizzera Belinda Bencic e le aveva perse entrambe. Si è mostrata impassibile e, con il dritto e il rovescio, ha messo in difficoltà fin da subito la sua avversaria. La sua dote migliore è stata la giusta mentalità. Markéta Vondroušová è sembrata sempre leggera, dava l'impressione di divertirsi. Il suo primo Grande Slam è quello che dà il senso a una carriera. Le sue rivali non hanno avuto scampo, il suo gioco si è perfettamente adattato all'erba, una simbiosi totale con la superficie. È giovane, ma ha già subito numerosi infortuni. È incredibile come in un anno le cose possano cambiare. La scorsa edizione non ha potuto partecipare al torneo dei tornei a causa di un braccio ingessato. Ma il destino le ha concesso la rivincita: è diventata, clamorosamente e inaspettatamente, la regina di Wimbledon. La Repubblica Ceca dimostra, ancora una volta, di riuscire a produrre talenti di alto livello nel circuito professionistico, un piccolo paese che stupisce il mondo intero.