Cinque punti
conquistati a Berna nel weekend appena trascorso, il Lugano non si ferma più.
Nemmeno il
secondo posto sembra più irraggiungibile.
La squadra di
Pelletier è una macchina che funziona quasi alla perfezione: segna con buona
continuità e subisce poco.
Waldo Valnegri,
ex giocatore dei bianconeri negli anni 80 (conquistò la promozione in serie A)
è entusiasta della squadra.
“Mi piace
tantissimo vedere il Lugano e non soltanto per i risultati che sta ottenendo
ultimamente. È una squadra che gioca un bell’hockey, veloce e diretto. Sono
bravi ad uscire dalla zona difensiva e offensivamente hanno diverse alternative.
Credo che ci siano molti meriti di Pelletier”.
Le piace
Pelletier?
“Sì molto, è un
allenatore che riesce sempre a reinventarsi, che tira fuori spesso dal cilindro
delle soluzioni interessanti e sa valorizzare i giocatori che ha a disposizione,
tirando fuori il meglio da ognuno di loro. Basta vedere cos’ha fatto con Zangger,
Herburger o Antonietti, che adesso sono diventati importanti per questa squadra”.
Sono cresciuti
anche gli stranieri, vero?
“Assolutamente.
Boedker, che mi pare assomigli molto a Bozon, è un giocatore bello da vedere ma
anche molto efficace, con un polsino che sorprende i portieri. Arcobello è un
fuoriclasse che fa giocate impensabili mentre Heed è un bel peperino, uno che
non cala mai a livello di tensione”.
E se dovesse
arrivare Mc Sorley al posto di Pelletier?
“Mi spiacerebbe
parecchio, sarebbe peccato buttare via tutto il lavoro che è stato svolto quest’anno.
Il Lugano adesso è un giochino che funziona e Mc Sorley, per il suo modo di
giocare e per il suo carattere molto accentratore, rivoluzionerebbe tutto.
Anche il suo tipo di gioco mi sembra un po’ superato”.
Questo Lugano
dove può arrivare?
“Nessun traguardo
è precluso, nemmeno la finale o addirittura il titolo. Non dobbiamo avere paura
di nessuno. Fisicamente i ragazzi stanno bene e si vede che si divertono a
giocare assieme. Merito appunto di Pelletier che li tratta tutti allo stesso
modo e ha saputo creare un bel gruppo”.