Quanto
valgono i contratti nel calcio? Tutto e niente. Sono una potente arma
in mano ai giocatori. Le società subiscono. Accordi lunghi e
onerosi, che diventano un peso quando un calciatore non risponde alle
attese. E il mercato non sembra interessato. Che fare? L'ultima moda
è quella di metterli: fuori rosa. Sono accompagnati alla porta. Sono
pubblicamente pregati di non presentarsi al ritiro, mentre
privatamente sono obbligati a cercarsi un'altra squadra. Tutto
risolto. Macché. Sono additati come esuberi, ma il loro stipendio va
pagato. Ha cominciato la Juve.
Giuntoli ha
comunicato a Bonucci
che non era più una bandiera e foglio di via anche per Zakaria,
Arthur (il brasiliano
pare indirizzato verso Firenze), Pjaca,
McKennie prima era
stato escluso, poi è stato reintegrato, visto i dubbi sulle
condizioni fisiche di Pogba,
ma l'americano rimane in vendita. Costo del lavoro: oltre 20
milioni di euro. Drastiche
decisioni anche al Milan.
Sono indesiderati: Origi,
Rebic, Ballo-Touré,
Lazetic, Caldara.
Il loro impatto sul bilancio societario sfiora i 20 milioni
di euro. Lo prevede la legge: il contratto di un atleta è come quello che un lavoratore stringe
con un datore di lavoro (in questo caso la squadra). La società deve
garantirgli strutture e preparatori idonei all'allenamento e
naturalmente ci deve essere la continuità economica. Ma il
grande esubero, per il momento, si trova in Inghilterra. Il suo nome
è Romelu, il suo
cognome è Lukaku. Il
belga non vuole il Chelsea,
si era dichiarato all'Inter,
ma si è promesso alla Juve.
Ma Madama, per ora, non affonda il colpo. Per i londinesi
l'operazione è clamorosamente onerosa, è devastante finanziariamente. Il contratto è ancora in essere, lo stipendio al lordo
ammonta a 19 milioni di euro annui. In sintesi: il nostro pesa ogni giorno, le fatidiche 24
ore, per poco più di 115mila
euro sulle casse della
proprietà.
Calcio
I fuori rosa
Sono giocatori considerati in esubero, ma hanno un contratto e costano