Il
catenaccio come sistema di gioco è stato sublimato dal calcio
italiano. Difesa strenua e ad oltranza e via in contropiede. Ma tra i
suoi padri c'è stato un allenatore austriaco che ha trascorso la
maggior parte della sua carriera in Svizzera, Karl Rappan. Questa
tattica è considerata la strategia delle squadre che hanno
potenzialità limitate e che cercano di limitare i danni contro
avversari più forti. La Nati femminile è agli ottavi. E c'è un
dato che emerge prepotentemente: non ha ancora subito un gol. La rete
rossocrociate riesce a essere imbattuta. Il baluardo costituito da
Gaelle Thalmann (37 anni), Noelle Maritz (27 anni) e Julia Stierli
(26 anni), regge magnificamente agli assalti. Le rossocrociate sono
concentrate, attente e commettono davvero pochi errori. La missione è
semplice: tenere il pericolo lontano dalla propria porta. Stierli e
Maritz sono l'attuale coppia di centrali e lo sono diventate in corso
d'opera. Un anno fa agli Europei le titolari erano Luana Buhler e
Viola Calligaris, ma le due sono state fermate da problemi fisici.
Grings spera che tutte le sue atlete possano recuperare ed essere al
meglio per il prossimo impegno. E confida nel lavoro dei medici per
avere a disposizione tutto il gruppo. Il Commissario tecnico vuole
avere l'imbarazzo della scelta e spiega: “Abbiamo giocato con
fiducia in difesa. Ma devo pensare attentamente e riflettere se
cambiare qualcosa. Avere più opportunità possibili è importante.
Bisogna essere preparati ottimamente, il livello è alto, l'aspetto
fisico e mentale fa sempre la differenza”. L'impressione è quella
che nella prossima partita a dirigere il reparto difensivo saranno
ancora Maritz e Stierli. Il muro promette di essere granitico, chi
vorrà sgretolarlo, dovrà fare fatica e non poco.
Calcio
La difesa della Svizzera regge
Ai Mondiali femminili segnare alle rossocrociate non è facile