CALCIO
Un presente da vivere, un futuro da scrivere
Parla il direttore generale dell'Yverdon Marco Degennaro, il cui contratto scadrà nel 2024...
Pubblicato il 02.08.2023 08:45
di L.S.
Un debutto senza pubblico, a Neuchâtel, con qualche rimpianto, ma con l’orgoglio di aver fermato (2-2) meritatamente i campioni dell’YB.
Marco Degennaro, direttore generale dell’Yverdon, è soddisfatto della prima partita “casalinga” della sua squadra: sia per il risultato (il primo punto stagionale raccolto) che per la prestazione.
“Credo che il pareggio sia giusto, anche i dirigenti bernesi a fine partita hanno riconosciuto la nostra bella prova e questo non può che farci piacere”.
Il pareggio con lo Young Boys lascia qualche rimpianto, soprattutto per quel rigore concesso ai bernesi a inizio partita che sembrava non esserci.
“Non credo che questo episodio abbia influenzato la partita, alla fine il pareggio è giusto, però credo che tutti facciamo un po’ fatica a capire quali siano le modalità d’impiego del VAR. A volte ci si chiede perché non interviene a sostegno dell’arbitro in determinate situazioni. Poi l’errore ci sta e lo abbiamo sempre accettato, ma è la dinamica che lascia ancora un po’ perplessi”.
Peccato aver dovuto giocare a Neuchâtel in uno stadio vuoto, vero?
“Sì, un vero peccato, sia per i nostri tifosi che per le nostre finanze. Una partita contro l’YB porta sempre grande pubblico. Devo comunque ringraziare lo Xamax per averci permesso di utilizzare il suo campo in questi due mesi: ci hanno fatto un grande favore. Dal 20 di settembre il nostro stadio sarà di nuovo disponibile e pronto per il collaudo contro il Basilea il 23 settembre”.
Il neopromosso Yverdon ha già fatto capire di non partire battuto in questa Super League.
“L’obiettivo della nuova proprietà americana è quello di mantenere quest’anno il posto nella massima categoria e consolidare la posizione dalla prossima stagione. La squadra è ben affiatata e nei prossimi giorni arriveranno altri 3-4 acquisti; perciò, credo che avremo tutte la possibilità per giocarci le nostre carte”.
Con l’arrivo dei nuovi padroni e un contratto in scadenza nel 2024, il futuro di Degennaro è ancora tutto da scrivere.
“Ho lasciato Sion perché avevo voglia di fare calcio, di poter incidere nelle scelte sportive e qui, ovviamente, non credo che potrò farlo ancora a lungo. La nuova proprietà ha i suoi uomini che si occupano di mercato e credo che sia giusto così. Chi compra un club ha diritto di decidere anche queste cose. Io vedrò cosa fare, per il momento non c’è ancora nulla…”.