HOCKEY
È un Lugano che piace tanto
Gruppo unito, compattezza nello spogliatoio e sul ghiaccio
Pubblicato il 23.03.2021 08:37
di Doriano Baserga
Gruppo unito, compattezza nello spogliatoio e sul ghiaccio. Questo Lugano piace tanto e merito di ciò è soprattutto di Serge Pelletier. Il tecnico, inutile ripeterlo, conosce a perfezione l’hockey svizzero e sa preparare le partite come pochi. Il merito dell’allenatore è anche quello di aver cementato il gruppo e scelto i blocchi dando loro fiducia, mettendoli nella condizione di giocare insieme pur cambiando ruolo anche ogni partita. Il focus è talmente concentrato sulla qualifica play-off che dopo 8 vittorie di fila e quattro sconfitte nelle ultime cinque partite sono arrivate tre vittorie contro Berna e due nel derby. Ora l’ostacolo si chiama Zurigo sempre in trasferta. Una di quelle partite che vale doppio. Il Lugano si è trovato dal settimo posto alla possibilità addirittura di chiudere al secondo. Ma il cammino è lungo, ancora nove partite ci separano dalla fine della regular season. Tutto può succedere ed è per questo che Pelletier predica calma e sangue freddo. Con la sua esperienza sa che non si può abbassare la guardia e il roster dovrà lottare duramente fino all’ultimo secondo. Nessuno ti regala più niente per cui bisognerà mantenere quella compattezza di squadra che ha permesso finora di disputare un campionato indubbiamente positivo.
In porta torna Schelegel, mentre i quattro stranieri in gran spolvero cercheranno di fare nuovamente la differenza con l’aiuto di tutti gli altri. Primo fra tutti di due svizzeri che veleggiano a quota 17 reti. Uno il numero 17 Luca Fazzini è ormai un elemento di sicuro affidamento che potrà solo migliorarsi in futuro. Lui assomiglia al rimpianto Peter Jaks: tiro potente e preciso, polsino micidiale, fiuto del gol innato e voglia di emergere, esattamente come l’indimenticato Peterone.
A quota 17 anche un altro attaccante di razza Dario Bürgler che quest’anno è tornato ad essere incisivo, dinamico e scorer come ai bei tempi. In estate la società non era contenta di quanto fatto da Bürgler lo scorso anno. Ma come ogni bella storia, dopo il temporale ecco il sereno con Dario che si illumina e mette tutti in riga. Ora in scadenza di contratto siamo certi che il direttore sportivo Hnat Domenichelli abbia già pronto un nuovo rinnovo di un anno con opzione per una seconda stagione. Ne siamo convinti poiché uno che sa segnare come ha fatto in questa stagione non è facile da trovare sul mercato. Inoltre la sua esperienza, il suo perfetto integramento nello spogliatoio e nella vita della società dove tra l’altro e non è sempre così, si destreggia con un perfetto italiano, portano il giocatore a dire: “Dipendesse solo da me e dalla mia famiglia non avrei dubbi a rimanere ancora a Lugano. Alla mia età non è facile ad un mese dalla fine non sapere se rimani o meno. Ma lo sport va così e quindi mi faccio sempre trovare pronto a dare il massimo.”
Ecco perché sono convinto che Dario Bürgler potrà avere ancora un futuro a Lugano. Se continuerà così fino all’ultimo secondo della stagione il contratto non potrà non arrivare. Stesso discorso per il Faz in prospettiva futura. Il giovane momo natio di Arzo può essere con Bertaggia l’emblema dello zoccolo duro ticinese del futuro. Uno dei due potrà anche diventare capitan futuro, visto che in questa stagione hanno assaporato la C sul petto diverse volte e che ultimamente la stessa è stata indossata più volte da Roman Löffel, un altro che nella prossima stagione dovrà ridiscutere il suo contratto con il DS italo canadese.
In conclusione non possiamo dimenticare le 13 reti e i 14 assist di Tim Heed che come difensore è il secondo miglior marcatore della Lega. Non male e una chiara opportunità per la società di aver finalmente trovato il play-difensivo alla Nummelin. A differenza del finlandese segna meno ma difende di più. E nell’hockey moderno questo piace molto agli allenatori. Insomma se il Lugano continuerà così sulla via tracciata in questo 2021 potrebbe già aver schiarito le idee al DS e alla società sul quartetto di stranieri da puntare per il futuro, così come su un trio di attaccanti (Fazzini – Bürgler-Bertaggia) tutto svizzero che ha totalizzato insieme ben 44 reti e 37 assist…. E sulla sicurezza in panchina di avere Serge Pelletier che a questo punto anche il più scettico tifoso bianconero dovrebbe essersi convinto che non si tratta di un ripiego ma di un asset rilevante. Intanto la società grazie alla generosità dei propri abbonati si vede regalare dagli stessi tifosi oltre un milione di franchi avendo rinunciato al rimborso dell’abbonamento. Di questi tempi non c’è che dire. Un gesto d’amore notevole.