CALCIO
Cosa succede a Lugano?
Le parole di Bottani, la lite in campo e un mercato che rende tutti più nervosi
Pubblicato il 07.08.2023 09:43
di L.S.
Le parole di Bottani (alla RSI dopo la partita) rischiano di lasciare il segno e avranno bisogno di qualche ulteriore spiegazione.
Sì, perché il numero dieci ha lanciato un’accusa piuttosto dura contro il gruppo e indirettamente contro il suo allenatore. “Se ci si allena male in settimana, poi questi sono i risultati”.
Un Bottani inedito, che si assume la responsabilità di parole forti, che parla di mancanza di impegno e di arroganza per un paio di partite vinte. No, il Lugano non deve sentirsi arrivato, ci mancherebbe altro.
Bottani lancia una piccola bomba in mezzo al gruppo, ma è chiaro che qualcosa, nonostante il primo posto dopo le prime due partite, si sta lentamente inceppando. Forse proprio nello spogliatoio.
La lite di Celar con Arigoni, con l’arbitro Schärer che ha dovuto fare da paciere, è il sintomo di un malessere strisciante, di qualcosa che non va per il verso giusto.
Il colpevole ha un nome, ed è facilmente individuabile: si chiama mercato.
Il nervosismo di Celar non è frutto del caso: lo sloveno non aveva mai litigato in questo modo con un compagno. Le voci di una sua partenza, che non si è ancora concretizzata, potrebbero averlo fatto “sballare” un po’. E l’attaccante non è l’unico protagonista delle tante voci di un mercato che in uscita non riesce a decollare. Agosto è ancora lungo e se da una parte questo può essere positivo, dall’altra, l’incertezza sembra appesantire la testa di qualche ragazzo.
Bottani, con le sue parole, si dimentica però che anche lui, dopo l’offerta di un anno fa da Chicago, ebbe un momento complicato. È umano che ciò accada, anche perché la carriera di un giocatore è corta e ci si aspetta sempre di poter saltare su un treno migliore.
Partiti Doumbia e Daprelà, e con Mai ancora infortunato, il Lugano non è più forte dello scorso anno. Grigc è un giocatore che servirà sicuramente, le altre sono scommesse interessanti, ma pur sempre scommesse. Che in passato, bisogna essere sinceri, questa dirigenza è stata brava a vincere.
L’Europa è alle porte, il mercato entrerà nel vivo ed è probabile che ci saranno ancora degli scossoni. Bisognerà essere bravi a gestirli, evitando che provochino dei veri e propri terremoti. Sarebbe davvero un peccato rovinare l’inizio di stagione.
Domenica arriverà l’Yverdon e poi toccherà al morbido scoglio della Coppa Svizzera. Racimolare tre punti con i vodesi per poi prendersi il tempo per riflettere sul mercato: è questo l’obiettivo a corto termine.
Con serenità e obiettività, come ha sempre fatto questa società, che nei suoi primi due anni alla testa del club ha fatto benissimo.