Non sarà
facile, ma si può fare.
L’urna di Nyon ha riservato al Lugano (24 e 31 agosto) i belgi del St. Gilloise, squadra che lo scorso anno chiuse al terzo posto (dopo i playoff) a un solo punto dall’Anversa campione.
Poteva andare meglio? Sì, ma anche peggio.
Alla fine i belgi, che lo scorso anno chiusero il campionato a pari punti con il Genk (che la scorsa settimana è stato eliminato dal Servette), sono una squadra alla portata del Lugano.
Due anni fa salirono nella Pro League (la nostra Super League) e arrivarono subito secondi: lo scorso anno, come detto, il terzo posto. In Europa la scorsa stagione eliminarono l’Union Berlino del tecnico svizzero Fischer, per poi essere eliminati nei quarti di finale dal Leverkusen.
L’allenatore è il tedesco Alexander Blessin, che chi segue il calcio italiano ricorderà la scorsa stagione (sino a Natale) sulla panchina del Genoa.
Nonostante un mercato che gli ha fatto perdere i due bomber, il nigeriano Boniface (passato al Leverkusen per 20.5 milioni) e l’ivoriano Adingra (tornato al Brighton dopo il prestito), senza contare il difensore maltese Teuma (che ha firmato per 4,6 milioni al Reims), la Gilloise è partita bene in campionato: due partite e due vittorie (senza subire reti), tra cui la prima in casa contro l’Anderlecht. In quella partita andò in gol anche l’ex losannese Puertas, che da due stagioni gioca in belgio.
Blessin schiera la sua squadra con un 3-4-2-1 e nonostante un mercato che gli ha fatto perdere i suoi pezzi da novanta, chi conosce il calcio belga descriva la squadra come un complesso forse meno tecnico rispetto al passato ma molto rognoso da affrontare.
Insomma, non sarà una passeggiata ma nemmeno un’impresa impossibile.
Ci vorrà il miglior Lugano, non certo quello visto a Zurigo due giorni fa.
Nel caso di passaggio del turno, i bianconeri entreranno nei gironi di Europa League, in caso di sconfitta invece disputeranno i gironi di Conference League.
Ricordiamo che la partita con la Gilloise si giocherà a Ginevra, mentre i gironi si disputeranno al Letzigrund di Zurigo.
L’urna di Nyon ha riservato al Lugano (24 e 31 agosto) i belgi del St. Gilloise, squadra che lo scorso anno chiuse al terzo posto (dopo i playoff) a un solo punto dall’Anversa campione.
Poteva andare meglio? Sì, ma anche peggio.
Alla fine i belgi, che lo scorso anno chiusero il campionato a pari punti con il Genk (che la scorsa settimana è stato eliminato dal Servette), sono una squadra alla portata del Lugano.
Due anni fa salirono nella Pro League (la nostra Super League) e arrivarono subito secondi: lo scorso anno, come detto, il terzo posto. In Europa la scorsa stagione eliminarono l’Union Berlino del tecnico svizzero Fischer, per poi essere eliminati nei quarti di finale dal Leverkusen.
L’allenatore è il tedesco Alexander Blessin, che chi segue il calcio italiano ricorderà la scorsa stagione (sino a Natale) sulla panchina del Genoa.
Nonostante un mercato che gli ha fatto perdere i due bomber, il nigeriano Boniface (passato al Leverkusen per 20.5 milioni) e l’ivoriano Adingra (tornato al Brighton dopo il prestito), senza contare il difensore maltese Teuma (che ha firmato per 4,6 milioni al Reims), la Gilloise è partita bene in campionato: due partite e due vittorie (senza subire reti), tra cui la prima in casa contro l’Anderlecht. In quella partita andò in gol anche l’ex losannese Puertas, che da due stagioni gioca in belgio.
Blessin schiera la sua squadra con un 3-4-2-1 e nonostante un mercato che gli ha fatto perdere i suoi pezzi da novanta, chi conosce il calcio belga descriva la squadra come un complesso forse meno tecnico rispetto al passato ma molto rognoso da affrontare.
Insomma, non sarà una passeggiata ma nemmeno un’impresa impossibile.
Ci vorrà il miglior Lugano, non certo quello visto a Zurigo due giorni fa.
Nel caso di passaggio del turno, i bianconeri entreranno nei gironi di Europa League, in caso di sconfitta invece disputeranno i gironi di Conference League.
Ricordiamo che la partita con la Gilloise si giocherà a Ginevra, mentre i gironi si disputeranno al Letzigrund di Zurigo.
(Nell'immagine, il CFO Michele Campana e l'Head of Sports Administration Luca Baldo, oggi a Nyon)