CALCIO
“Una sensazione che mi ha dato sicurezza”
Dragan Mihajlovic è tornato titolare a Sion: l’Aarau gli ricorda il suo gran gol al Brügglifeld
Pubblicato il 11.08.2023 17:26
di Enrico Lafranchi
“Sono contentissimo di come stanno andando le cose, già mi ritrovo a giocare da titolare”: Dragan ha iniziato con un mese di ritardo la preparazione, non è stato facile per lui acquisire forma e rendimento ma ora dichiara di essere al top. Non sono molte le squadre che possono vantare la presenza nelle loro fila di un giocatore come Mihajlovic. La classe non s’inventa, l’esperienza fa la sua parte.
Gli abbiamo parlato alla vigilia di Bellinzona-Aarau (domenica, ore 14.15), una partita di vitale importanza per la squadra allenata da Sandro Chieffo che si ritrova dopo tre giornate con un solo punto in classifica. Bellinzona che, come ben sappiamo, ha scelto la strada del rinnovamento (si sta allenando Racine Ba, ventenne centromediano del Como), per cui tre  sole partite non sono certamente sufficienti a determinarne il suo reale valore.!
Dragan come è andato il tuo debutto da titolare?
“Direi bene, era importante per me ritrovare il ritmo della partita. Il fatto di avere provato questa ‘sensazione’ mi ha dato sicurezza”.
Che impressione ti ha fatto il Sion?
“Delle squadre che abbiamo incontrato finora (le due precedenti sono state Wil e Baden), quella vallesana è indubbiamente la migliore”.
Il risultato non vi è stato favorevole:
“In effetti da come abbiamo giocato penso che almeno un punto lo meritavamo (nel secondo tempo i granata sono stati chiaramente superiori ai padroni di casa, ndr)”.
Al contrario della vostra prestazione ottimale:
“Vista la caratura dell’avversario abbiamo senz’altro dimostrato che possiamo giocarcela con tutti. È da ritenere, la nostra, una buona prestazione, dobbiamo però vedere di fare anche dei gol”.
È in pratica mancato solo il gol, quel gol che non è arrivato neanche nell’amichevole col Locarno… 
“Creiamo tanto in zona 16-30 metri, sbagliamo spesso l’ultimo passaggio, dobbiamo inoltre essere più incisivi in area di rigore, è un po’ quello che manca, ma ci arriveremo (Dragan ha assistito alla partita insieme ad altri titolari, Chieffo ha schierato una formazione prevalentemente formata dai giocatori che non erano stati schierati al Tourbillon, ndr)”.
Come vedi l’Aarau?
“Con gli argoviesi sono sempre state partite dure. Mi ricordo che al Brügglifeld avevo segnato una bella rete (0-1, in panchina Baldo Raineri, ndr), per cui ho delle sensazioni positive anche se sarà una partita difficile”.
Aarau che pure già perso due volte:!
“Anche loro hanno cambiato il mister con Alde Frei puntano in alto (come già l’anno scorso, ndr). In Challenge League abbiamo notato tutti che una cosa importante è avere stabilità e continuità. Alla lunga ognuno raccoglie quello che semina. Abbiamo visto l’anno scorso cosa è successo al Thun che si trovava dietro ma poi da gennaio ha fatto molto bene”.
Si impone un risultato:
“Giochiamo in casa, dobbiamo fare punti, speriamo di risolverla a nostra favore. Andiamo in campo per vincere ogni partita, ovvio, la mentalità è questa, lo si è visto anche al Tourbillon dove nel secondo tempo siamo stati molto aggressivi. Chiaro che il risultato dipende poi da diversi fattori (vedi arbitraggio di Huwiler a Baden)”.
Il bilancio finora è negativo:
“Negativo ma soltanto nel senso che potevamo ottenere di più, sia a Sion e con il Baden, all’Esp dovevamo vincere (rileggi Huwiler, ndr). Peccato perché sono punti importanti”.
Le premesse di fare bene, e meglio, ci sono:
“Questo è sicuro, realisticamente siamo una squadra che sta migliorando, una squadra con tanti ragazzi giovani che sta provando l’undici ideale. C’è bisogno ancora di un po’ di tempo affinché trovi il giusto equilibrio. Naturalmente una vittoria farebbe sicuramente bene a tutti”.
È cambiato molto il Bellinzona con Chieffo?
“Si lavora bene con Sandro, è un allenatore che ha una sua linea che fa bene anche ai giovani. Vedo un mister che li aiuta parecchio, gli dà tanti consigli, spazio e tempo. Come ho già avuto modo di dire, sono contento di lavorare con lui. Mi piace anche perché è un allenatore che fa delle scelte e le mantiene, ha una sua ‘visione’, non viene influenzato”.
Dragan è sempre Dragan?
“Beh, credo che sto migliorando, penso di essere quasi al top”.6
 Sabato la squadra si allena di nuovo alle Semine (“Sarà a causa di qualche evento, non so”). Punto e a capo.