HOCKEY
Né Boedker, né Arcobello: semplicemente Lajunen
Il finlandese è tornato alla grande dopo l'infortunio ed esalta il suo Lugano: "Quando giochiamo nel modo giusto siamo un brutto cliente per tutti"
Pubblicato il 24.03.2021 08:27
di Red.
Sul Corriere del Ticino di oggi, Flavio Viglezio ha fatto una bella chiacchierata con Jani Lajunen (già 9 gol in stagione pur non essendo un cacciatore di reti). Il finlandese del Lugano, dopo l'infortunio, è tornato ad essere indispensabile per gli equilibri del Lugano, però non si accontenta: «Adesso mi sento di nuovo al top, ma so che sul ghiaccio posso dare ancora di più per aiutare la squadra ad avere successo».
Il suo è un lavoro invisibile, ma lo sa benissimo: "Per me questo non è affatto un problema. Non sono né Boedker, né Arcobello. Conosco il mio ruolo e so quali sono i miei punti di forza sul ghiaccio. Rispetto a Mikkel e Mark sono un altro tipo tipo di giocatore. Tutto qui".
Il suo Lugano è tornato da Berna con cinque punti, che potevano essere sei senza l'amnesia nel terzo tempo: "Un avvertimento che ci può essere utile in vista della trasferta dell'Hallenstadion. In questo campionato se non lavori al massimo gli avversari sono subito pronti ad approfittarne".
Lajunen si fida comunque del suo Lugano: "La nostra squadra è composta da ottimi giocatori: ognuno sa esattamente cosa ci si aspetta da lui in pista. Abbiamo avuto qualche alto e basso, ma siamo sulla via giusta per trovare quella continuità che farà la differenza da qui al termine della stagione regolare. E quando giochiamo nel modo giusto diventiamo un brutto cliente da affrontare per tutti".