CALCIO: NAZIONALE
"Bottani in nazionale? Con tutto il rispetto no"
Parla Dario Rota, ultimo giocatore del Lugano convocato dalla Svizzera
Pubblicato il 24.03.2021 23:01
di Carlo Scolozzi
Assistente di Ludovico Moresi al Team Ticino U21, Dario Rota parla della nazionale rossocrociata che oggi torna in campo, lui che fu l'ultimo giocatore del Lugano a vestire questa maglia una ventina d'anni fa. "Era la stagione 2000-2001 e Trossero mi chiamò per tre amichevoli con Tunisia a Tunisi, Polonia a Cipro e Svezia a Ginevra".
Quali ricordi ha di quell'avventura?
"Fui strafelice per la chiamata, era l'apoteosi della mia carriera. Il rammarico riguarda il periodo: successe insomma al momento sbagliato. Non c'era un gruppo e di lì a poco esonerarono Trossero. Poi cominciò l'era Kuhn".
Che pensa invece di questa Svizzera?
"Le manca sempre uno per fare trentuno, è un'eterna incompiuta. Eppoi non ha un Alex Frei. All'epoca fu massacrato dalla critica nonostante facesse una caterva di gol. Dopo di lui c'è sempre stato il problema dell'attacco".
Si parla di Bottani in nazionale.
"È in un buon periodo di forma, ma onestamente, con tutto il rispetto, la qualità di chi gioca nella Svizzera è superiore a quella di Mattia. Inoltre è gente che milita in campionati obbiettivamente più competitivi di quello svizzero. Poi Petkovic ha il suo gruppo, difficilmente lo modifica".
La sua opinione su Petkovic?
"Non ho niente contro di lui, ma mi sarebbe piaciuto vedere Pier Tami come selezionatore". 
Tami fa il coordinatore, Lustrinelli allena la Svizzera U21: c'è comunque un po' di Ticino in nazionale.
"Questo è vero e sono contento, anche perché per noi ticinesi è sempre stato difficile ritagliarci uno spazio. Oltre a Pier e Mauro c'è poi Mario Gavranovic, cresciuto in Ticino". 
Lustrinelli alla Svizzera come lo vedrebbe?
"Bene. Potrebbe promuovere qualche giovane che ha già lavorato con lui".