La pausa di coppa permette a
Sandro Chieffo non tanto di riordinare la situazione quanto di affrontare
questa settimana in tranquillità e serenità. Il segnale che il mister manda è
quello di una squadra che ha la testa giusta per disputare un bel campionato,
anche se finora gli ha riservato poche soddisfazioni.
La positività del tecnico è
fondamentale: “Le partite che abbiamo giocato sono state difficili, lo
saranno anche le prossime. Ogni avversario va affrontato con professionalità e con
un atteggiamento al cento per cento. I ragazzi lo sanno, è quello che hanno sempre
fatto. Anche domenica: chi lo ha visto l’Aarau nel secondo tempo?”.
Il Bellinzona nei secondi 45
minuti è stato assoluto padrone del campo, gli ospiti probabilmente hanno
sofferto la calura estiva (33 gradi!). Ma c’è un’altra ‘verità’: l’operato di
Drmic è stato vergognoso. Chieffo a proposito di direzioni arbitrali, a distanza
di 48 ore è accorto: “Bisogna accettare le loro decisioni, lamentarsi non
serve”.
Qui è tuttavia necessario aprire una parentesi. A Baden, Huwiler non ha concesso al Bellinzona un nettissimo calcio di rigore,
probabilmente aveva le fette di salame sugli occhi: uno scandalo! Chi sarà di
scena al Comunale contro il Thun? Un altro Huwiler, un altro Drmic o magari
Gianforte, l’arbitro delle due espulsioni al Brügglifeld?
Chieffo smorza la profonda
rabbia della piazza verso le “giacchette nere” (che negli anni hanno cambiato
solo di colore, ci sarebbe un libro da sfogliare…): “Alla fine gli errori
arbitrali ci possono stare, siamo noi che non dobbiamo farci male" (chiara
l’allusione al secondo gol ‘fantozziano’ incassato, ndr).
Abbiamo notato il mister
‘parlottare’ con il quarto uomo. Gli altri allenatori non ci sono mai riusciti
(probabilmente per questioni linguistiche), se non sbracciando con il risultato
di poi essere ammoniti o addirittura spediti in tribuna. Gli chiediamo che tipo
di conversazione c’è stata con Müller: “Si sono verificate alcune situazioni
su cui ho voluto essere informato, vedi ad esempio il perché del cartellino
giallo estratto a Sauter. Il quarto uomo si è scusato, non lo sapeva nemmeno
lui (pazzesco, ndr). Io amo una conversazione positiva, l’ho sempre
fatto. È importante trovare un dialogo, se ti metti contro va peggio”.
I ‘numeri’ non ci sono ancora
(vedi la classifica), il gioco però sì. A Sion si è visto il più bel Bellinzona
di questi ultimi anni: “Grazie, i complimenti sono però da fare ai ragazzi.
Dobbiamo continuare a lavorare così, sono sicuro che alla fine arriveranno
anche i gol e le vittorie”.
La sconfitta (immeritata),
determinata non solo dallo scadente operato di Drmic (dov’era il suo assistente
posizionato dalla parte degli spalti, perché non ha ‘sbandierato’ quando
l’argoviese si è tuffato appena dentro l’area?), non ha demoralizzato più di
tanto (amareggiato sì, moltissimo) i giocatori. Il mister ha ricevuto freedback
positivi dai ragazzi. Un bellissimo segnale anche questo! La squadra si è mossa
con personalità, è piaciuta per come è stata messa in campo. Fattori che fanno
presagire un pronto riscatto (scontato, sabato, in coppa: Tognini e compagni
potrebbero gestire tranquillamente la partita con il Buchs, formazione di
Seconda Lega, da soli…) nella prossima di campionato con i bernesi di Mauro Lustrinelli
(25 agosto).
Anche noi siamo ottimisti.
Chieffo ha cambiato la mentalità del gruppo (vi ricordate i piagnistei della
passata stagione?). Lo hanno confermato i giocatori stessi (quanto dichiarato
da Dragan Mihajlovic è un punto di riferimento importante). In campo hanno un
atteggiamento diverso, sono diventati più decisi e ‘cattivi’ (calcisticamente
parlando).
Siamo ancora lontani dal
calcio spumeggiante voluto dal mister, il ‘nuovo’ Bellinzona ha però le qualità
per fare bene e fare felici i tifosi: “Sono sicuro che la squadra crescerà”
– chiosa Chieffo. L’ottimismo è tutta salute!