Prima Mauro
Lustrinelli e la sua Under 21, poi Vladimir Petkovic e la nazionale maggiore.
Che giornata per
il nostro calcio. Due successi che ne certificano la crescita e le ambizioni.
L’Under 21 vista
oggi può andare lontanissima nel suo Europeo di categoria mentre la squadra
maggiore ha iniziato con il piede giusto queste qualificazioni per i Mondiali.
Pier Tami,
direttamente dallo stadio di Sofia, ci risponde con la solita disponibilità.
Cominciamo dalla
vittoria contro la Bulgaria.
“Siamo partiti benissimo
dimostrando grande personalità e maturità. Era da tanto che non si vedeva un livello
di gioco così alto come quello mostrato nei primi 45 minuti. È stato davvero un
grande calcio”.
Forse la Bulgaria
ci ha messo del suo?
“È possibile, ma
queste cose sono sempre difficili da dire. Dove arrivano i meriti di una
squadra e i demeriti di un’altra? Nel secondo tempo dopo il loro gol hanno
dimostrato di non essere poi così male”.
Nonostante la vittoria
c’è un rimpianto.
“L’unico è forse
quello legato alla differenza reti: nel primo tempo potevamo fare qualche gol
in più che sarebbe stato importante. Comunque torniamo a casa con la
consapevolezza di aver imposto la nostra legge in trasferta e tutto ciò ci
rende più ottimisti per il futuro”.
Giocando così si
può battere anche l’Italia?
“Per battere l’Italia
bisogna giocare due tempi come abbiamo fatto nel primo. Gli azzurri hanno tanta
qualità e non si possono concedere flessioni durante la partita”.
Nel pomeriggio l’Under
21 di Lustrinelli ha addirittura battuto l’Inghilterra.
“L’ho vista in TV
ed è stata una prestazione esaltante. L’Inghilterra è una squadra molto forte, brava
nel possesso palla e determinatissima ma i nostri ragazzi sono stati magnifici.
Alla fine la vittoria è meritata anche perché siamo noi stati noi a creare le
migliori occasioni da gol”.
Possiamo dire che
è stata una giornata perfetta?
“Senza dubbio, oggi
sono un direttore molto felice anche se dobbiamo comunque andare con i piedi di
piombo. Godiamo di queste due grandi prestazioni ma ricordiamoci che adesso
bisogna dimostrare continuità e mai abbassare la guardia”.
Lustrinelli e
Petkovic: due allenatori ticinesi che stanno facendo grandi cose.
“Direi proprio di
sì, a dimostrazione che nel nostro cantone ci sono anche ottimi allenatori. Ma
direi che è la Svizzera in generale che crea ottimi allenatori, come Fischer e Favre,
tanto per citarne due che hanno fatto grandi cose negli ultimi anni. Abbiamo
una scuola tra le migliori d’Europa e i nostri corsi sono di ottimo livello,
perciò non è un caso che escano tecnici di valore”.