Atletica
Jacobs, fu vera gloria?
Il nuovo campione della velocità è statunitense
Pubblicato il 22.08.2023 09:22
di Red.
Il nuovo campione mondiale sui 100 è Noah Lyles, l'americano di 26 anni non intende fermarsi ha nel mirino altri duo ori: i 200 metri, la sua specialità, e la staffetta. Si sente il più forte e lo vuole dimostrare. Racconta la sua storia: “Corro per sfuggire all'asma da quando ho 14 anni, prima facevo il ginnasta. Ma poi ho scelto la velocità. Gli occhi puntati di una grande folla mi eccitano, con il tifo del pubblico arrivo a dare il 20% in più. Il mio coach dice: dategli uno stadio pieno e Noah si esalta”. Lo sprinter statunitense si dichiara perplesso e si domanda perché si dà tanta importanza al campione olimpico, sostenendo che la sua popolarità non è pari ai risultati. È uno dei misteri recenti dell'atletica: quella di Marcell fu vera gloria? Flop, enigma sono gli altri termini a proposito dell'italiano Dopo la clamorosa vittoria alle Olimpiadi tutto è precipitato, dal punto di vista sportivo. È diventato noto e appetito dagli sponsor, ma in pista i risultati non sono più arrivati. Poche gare, tanti sospetti e una montagna di polemiche. Ai Mondiali si è fermato alla semifinale. Ha spiegato: “Ci ho messo la faccia. Non avevo nelle gambe tante gare. Non ho paura di essere sconfitto”. Aggiungendo: “Ho dovuto affrontare troppi infortuni. Do sempre il massimo. So che questo non sono il vero io, ma ci tenevo a scendere lo stesso in pista. Questo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza e credetemi, ci sarà da divertirsi ancora”. Gli statunitensi hanno sempre dubitato del suo valore, Adam Kilgore, reporter del Washington Post, scrisse: “Prima del 2021 Jacobs non aveva mai corso i 100 metri in meno di 10”03. Ora è capace di farlo in 9 secondi. Una crescita 'improvvisa ed esponenziale che rivoluziona le leggi biologiche”. In Italia sostengono che la sua gestione dovrebbe essere impostata in maniera diversa e più collegiale, il “soli contro tutti” non funziona. L'immagine dell'atleta volenteroso ma non all'altezza dei suoi avversari è controproducente.