Gianmarco
Tamberi, detto “Gimbo”, è nella storia, ha vinto pure i
Campionati Mondiali nel salto in alto. Ha ancora una volta sovvertito
i pronostici, non era considerato il favorito. L'italiano è un
personaggio, è capace di esaltarsi ed esaltare i tifosi, quando si
trova sulla pedana tutto può accadere. Si è presentato come faceva
una volta: barba tagliata a metà. Spiega: “La uso solo in gara,
dal 2009, dal giorno in cui in una garetta saltai 10 centimetri più
su di dove pensavo di arrivare”. I capelli sono lunghi e in
parte raccolti in un codino. Poi ci sono le scarpe, i colori sono
diversi: viola al piede destro; giallo arancione-arancione, al piede
sinistro. I calzini sono neri da un lato e bianchi dall'altro, hanno
l'immagine stilizzata del suo volto. Ogni competizione va oltre
l'aspetto agonistico e il pubblico sembra apprezzare, lo sostiene e
lo applaude. Ma tutto questo non è fine a sé stesso, i
risultati arrivano, la distrazione del campione è solo apparente.
Ottenuto l'oro, con la misura di 2,36, ha chiesto di mettere
l'asticella a 2,40, ha invocato il sostegno degli appassionati, ma ha
semplicemente corso, passando sotto l'asticella. La sua è stata una
gioia irrefrenabile e contagiosa. E per non farsi mancare niente, si
è tuffato nella vasca dei 3000 siepi insieme al marocchino El
Bakkali, che aveva appena vinto la gara. “Ho battuto i supereroi. Mi
sento un umano che ha battuto gli eroi”. Queste le parole
con le quali ha commentato la sua incredibile prestazione. Ha
continuato: “Dedico la mia medaglia a mio padre (suo ex
allenatore) con cui non parlo da un po'”. Spiega: “In
queste situazioni so di poter dare il meglio di me. È pazzesco tutti
i sacrifici sono ripagati”. Conclude: “Sono rimasto
concentrato divertendomi. Il mio segreto è essere me stesso. Non è
stato facile separarmi da mio padre. Ho vinto una nuova sfida, è
stato un percorso che mi dà energia”. Tamberi si sente un
normale, spronato dalla volontà e spinto da una forza vitale
positiva: quella che incita a tentare di saltare l'ostacolo, sempre.
Poco importa se lo si supera o meno.
Atletica
Il salto nella storia di Gianmarco Tamberi
L'italiano è un personaggio, diverte ma è stato capace di vincere tutto