CALCIO
Ma è davvero solo fortuna?
Il Paradiso vola ma il presidente Caggiano fa un'analisi alquanto particolare del primato in classifica
Pubblicato il 23.08.2023 15:53
di Enrico Lafranchi
Il Paradiso, tre partite, tre vittorie, ‘aquila’ solitaria di Promotion League è stato sino qui baciato dalla ‘dea bendata’. Lo afferma con convinzione Antonio Caggiano che fa suo un proverbio (latino) secondo cui “le persone fortunate non si correggono mai”. La ‘fortuna’ è in effetti il tema dominante di questa intervista, una ruota che gira in favore della sua squadra – fino a quando durerà non lo sa…
Il presidente insiste nel dire che la squadra che fa ‘brillare di felicità i suoi occhi e quelli dei tifosi’ – “in netto aumento rispetto a quelli di Prima Lega Classic” – è al primo posto della classifica di Promotion per una serie di circostanze fortuite. Un cammino strabiliante quello percorso finora dal Paradiso che quest’anno ha infoltito le sue fila di giovani e giovanissimi. Da persona (e presidente da 22 anni, lo sottolinea) intelligente non è che misconosca il valore del gruppo in sé (ci mancherebbe!), però ne limita severamente i meriti. Nello spiegare questo piccolo ‘miracolo’ (i rivali ‘stracittadini’ sono in ritardo di 8 punti, a prescindere dalle gare giocate) Caggiano ricorre spesso al leitmotiv “siamo stati molto fortunati”.
È piuttosto singolare l’interpretazione che egli dà al brillante inizio di stagione del Paradiso. Stranezze del calcio! L’eclettico presidente vuole continuare a sorprenderci?
Perché insiste nel tirare in ballo la fortuna?
“Nell’ultima partita giocata a Ginevra, il Servette U21 per venti minuti non ci ha fatto toccare palla, siamo andati sotto 2 a 0. Poi è arrivato il calcio di rigore, sacrosanto, ci mancherebbe: è così che la partita ha cambiato piega”.
Una vittoria casuale?
“No, questo no. Però da lì a dire che siamo i più forti ci corre. Anche l’Etoile Carouge e il Delémont sono squadre molto più attrezzate. Noi siamo stati fortunati a sfruttare le occasioni, il gioco l’hanno fatto sempre gli altri…”.
Insiste a parlare di fortuna, forse per modestia, forse per stima eccessiva degli avversari: a noi sembra che i 9 punti conquistati contro tre avversari, come dice lei, di rango sono ‘numeri’ rimarchevoli:
“Bisogna essere coerenti. Noi siamo una squadra molto compatta, molto solida e molto ben messa in campo. Forse questi fattori hanno bloccato il loro gioco. Dobbiamo però essere onesti, le loro qualità individuali sono superiori alle nostre. L’Etoile Carouge è una squadra per stare sempre in testa al campionato, non so se mi spiego…”.
Adesso parla di ‘individualità superiori’, ma il Paradiso – i risultati ne sono una conferma – non sembra da meno:
 “Ma sì, sono d’accordo, ma solo fino a un certo punto. Torno a ripetere che la qualità tecnica delle squadre che abbiamo incontrato è chiaramente migliore della nostra: è un dato di fatto!”.
Sicuro? (Caggiano sta al ‘gioco’ di domande che gioco però non è).
“Beh, allora diciamo che abbiamo conquistato più punti delle altre 17 squadre (ride)”.
Ben 8 punti in più del Lugano U21!
“Spero che i nostri ‘cugini’ possano riprendersi il più presto possibile e rimanere nella categoria che meritano. Il mio augurio è sincero!
Su come sono messi ne sapremo di più tra due weekend (il derby è in programma sabato 2 settembre, ndr). Non dico altro”.
La classifica è eloquente: è anche qui una questione di fortuna?
“Non mi faccia rispondere sempre la stessa cosa, è proprio così”.
Soltanto la fortuna?
“Per ora sì. Siamo una squadra ancora un po’ ‘acerba’, non sufficientemente rodata. C’è molto da lavorare, i ragazzi stanno seguendo alla lettera le disposizioni del mister che è il nostro dodicesimo uomo in campo. Questo mi fa ben sperare per il futuro”.
Le sue ‘argomentazioni’ rispetto a un anno fa sono cambiate (Paradiso di qua, Paradiso di là). C’è un motivo?
“I miei ragionamenti sono un po’ più ampi rispetto alle altre stagioni. Sono in funzione di una categoria di professionismo puro”.
Si riferisce alla Challenge League che oggi rimane il suo ‘sogno’?
“Non mi faccia dire cose che avete inventato voi giornalisti. La serie B per noi è solo una categoria da guardare alla televisione, un mondo che per noi in questo momento, attenzione in questo momento, è decisamente troppo grande. In futuro, magari con delle collaborazioni più ‘concrete’, potrebbe diventare realtà ma ad oggi dobbiamo restare con i piedi per terra”.
Anche Sannino è un uomo fortunato come lei?
“Eh no, Beppe è il nostro… Batman! La sua filosofia e cultura sono raffinate. Un’ “onda” calcistica che ha raggiunto la nostra base: si lavora tutti insieme nella stessa direzione. Parliamo di un mister di classe che ha allenato giocatori come Cavani, Dybala, Barreto… Ce lo invidiano in tanti!”.
Anche lei è invidiato, no?
“Mi sta provocando? Non voglio più parlare di certi nostri ‘personaggi’… Dico solo che in Ticino è giunto il momento di smetterla di farsi la ‘guerra’ l’uno con l’altro: occorre collaborare! Se oggi a distanza di tre anni abbiamo quattro squadre tra Prima Classic e Prima Promotion è già un primo passo. Peccato che finora ci siamo sempre guardati con una negatività sprezzante. Queste nostre quattro ‘forze’ lottano con tutte quelle degli altri Cantoni: non è un buon motivo per stare uniti? La parola d’ordine è ‘collaborare’ non reagire con comportamenti ‘spocchiosi’. Invece di guardarci in cagnesco, facendoci male noi stessi, se vogliamo avere un po’ di voce in capitolo nella Svizzera interna dobbiamo compattarci.
Ha ‘dentro’ ancora quel ‘rospo’?
“Lasciamo perdere, quante volte ho sentito dire ‘ma dove vuole andare quello lì’. Non c’è ancora una fine a queste insinuazioni, l’altra sera ho dovuto cambiare canale TV! Sono maldicenze gratuite, un malcostume sempre diffuso alle nostre latitudini”.
Siamo al sud delle alpi…
“Ben detto. Sono io il primo ad ammettere che non abbiamo ancora uno stadio (nuova tribuna e lifting dell’intera infrastruttura sono dietro l’angol, ndr), ne abbiamo bisogno come il pane!”. A queste persone dico solo che possono venire qui a farmi qualsiasi domanda sull’organizzazione, sulle trasferte, a ‘visionare’ i nostri stupendi spogliatoi di cui siamo orgogliosi, grazie anche al generoso supporto del nostro Municipio, quello di Paradiso per intenderci. Senta questa: una squadra di Super League mi ha chiesto se i viaggi che effettuiamo in treno sono sereni: vogliono capire se possono effettuare anche loro questo genere di trasferte… Siamo a disposizione di tutti, anche per informazioni sugli allenamenti, sui rapporti con la Federazione, per questioni di marketing, internet e via dicendo. Abbiamo il personale addetto a ogni specifico settore della programmazione. È un grande piacere riuscire a soddisfare ogni genere di richiesta.
Siamo ai titoli di coda, vogliamo chiudere in bellezza?
“Assolutamente! Al ‘campus’ che abbiamo effettuato in Collina d’Oro (nella foto un’immagine) nei giorni scorsi è intervenuto il ‘capitano’ Jonathan Sabbatini. Ha parlato con i nostri ragazzi, vi lascio immaginare il loro entusiasmo. Ragazzi di 8-11 anni che hanno posto un sacco di domande al fuoriclasse bianconero piuttosto che a Francesco Bolzoni e Giuseppe Sannino, pure presenti all’evento. Una giornata di grande interesse, sono questi i ‘filmati’ che devono passare in tivù!”.
Un bellissimo ‘the end’. Chiudiamo qua?
“Veramente mi vorrei togliere anche qualche sassolino… Mi farò ‘vivo’ nei prossimi giorni… Sarà una ‘mazzata’, ve lo garantisco!”. 
Caggiano, statene certi, sta facendo grandi manovre. Che cosa abbia in testa non lo sa nessuno. Vuole pestare i piedi a qualche altro nostro ‘personaggio’? Un po’ di pazienza e lo sapremo.