CALCIO
I belgi a Lugano? Poca fortuna
Demol, Emmers, Versavel: chi se li ricorda? Arrivarono con grandi ambizioni ma...
Pubblicato il 24.08.2023 08:47
di Red.
C’è stato un tempo in cui Cornaredo era la casa dei belgi. Lo ricorda bene, oggi sul Cdt, Massimo Solari. Chi c'era, a quei tempi, si ricorda benissimo del loro arrivo, in un momento in cui il Lugano viveva gli ultimi anni dell'éra Jermini.
Stéphane Demol, Marc Emmers e Bruno Versavel erano fior fiore di giocatori: disputarono complessivamente cinque Mondiali con i Diavoli rossi. Chi giocando la Coppa dei Campioni, chi la Champions; Emmers facendo sua una Coppa delle Coppe col Malines, poi vincitore della Supercoppa con in campo pure Versavel. Tutti festeggiarono più di un titolo nazionale con l’Anderlecht. Insomma, calciatori veri.
«Che a Lugano, però, sbarcarono nella fase calante delle rispettive carriere» precisa Angelo Maina, all’epoca direttore sportivo del club bianconero, che aggiunge: «Di soldi per concretizzare veri trasferimenti, allora, non ne avevamo. Seguire e convincere lo straniero dei desideri, non era possibile. Piuttosto si scorreva la lista degli elementi sul mercato o in esubero e si scommetteva su di loro. Ai tempi seguivamo già Massimo Lombardo e, negoziando con l’entourage di Luciano Gaucci, emersero le situazioni di Emmers prima e Versavel poi». 
L’«operazione belga» sortì gli effetti sperati solo in parte. «Solo Emmers si rivelò una scelta felice» ammette Maina: «Con lui il Lugano guadagnò un centrocampista di spessore, fisicamente performante. Non a caso rimase più di una stagione. Demol (morto, due mesi fa, a 57 anni in seguito a un infarto, nella foto) e Versavel, per contro, erano oramai ex giocatori» indica Maina.