CALCIO
La notte del Crus
Il tecnico del Lugano, stasera a Bruxelles, si aspetta delle risposte importanti
Pubblicato il 24.08.2023 10:00
di L.S.
“Vogliamo qualificarci per l’Europa League”. Un messaggio chiaro, forte, ma inevitabilmente scontato, che non poteva essere altrimenti alla vigilia di questa gara di andata dello spareggio.
Croci-Torti, accompagnato dal capitano Sabbatini, rafforza il concetto davanti ai giornalisti che hanno seguito la squadra a Bruxelles con una gestualità (e delle smorfie) che fanno capire che questa non è una partita come tutte le altre.
E d’altronde non potrebbe esserlo, nemmeno per il Crus. Che forse non è nervoso, ma sicuramente un po’ teso. Com’è normale che sia alla vigilia di una partita del genere.
Due anni fa il tecnico momò stava aiutando il brasiliano Braga a preparare la sua ultima partita, quella di Sion, persa con un gol di Berdayes nei secondi finali. Erano gli ultimi giorni di agosto del 2021 e nemmeno lui si sarebbe mai immaginato che quella sarebbe stata la sua ultima gara da assistente.
Da quel giorno, tutto è stato in discesa. Dal bel campionato, all’indimenticabile vittoria di Coppa, e poi un’altra qualificazione all’Europa e un’altra finale, stavolta persa.
Un crescendo pazzesco, impensabile, grazie a quelle qualità che adesso tutti gli riconoscono.
Dalla passione pazzesca, alla cura maniacale dei dettagli, per finire con una personalità che sapeva esprimere sul campo e negli spogliatoi, anche quando era “semplicemente” un giocatore.
L’anno scorso la sconfitta contro il Beer-Sheva fu piuttosto indolore, anche perché a detta di tutti, quella squadra non era pronta per affrontare l’Europa. O perlomeno, la società era stata meno perentoria nell’indicare quell’obiettivo.
Quest’anno è diverso. Certo, la Conference League è garantita, ma accontentarsi sarebbe un delitto.
Non tanto per l’aspetto economico (che non cambierebbe nemmeno molto), o per la caratura degli avversari: no, qui è una questione di passi avanti, di progressione, di gestione dei momenti che possono cambiare il corso della storia di un gruppo di giocatori e di un allenatore.
Il Crus lo sa, è conscio che la sua squadra in queste due partite si gioca molto. Soprattutto in termini di credibilità. Sa che il lavoro di questi anni ha bisogno della certificazione europea, di un risultato (o perlomeno di una prestazione) che sia all’altezza della crescita di questa squadra e di questa società.
E questo inizio di campionato, nonostante i buoni risultati, non ha ancora spazzato via qualche incertezza.
E stasera, a Bruxelles, è l’occasione giusta per fare pulizia di questi dubbi.