CALCIO
Alexander, c'è un messaggio per te
Il portiere del Paradiso Mitrovic incita il collega granata Muci a reagire con carattere
Pubblicato il 25.08.2023 15:31
di Enrico Lafranchi
Mitrovic non finiva di ringraziare Caggiano (“Ad Antonio dovrei fare un monumento, mi ha dato la possibilità di tornare in Ticino per me era diventata una necessità”- così ci aveva dichiarato due anni fa) quando per motivi di famiglia si era visto costretto a lasciare la ribalta internazionale di cui aveva vissuto il magic moment in Bulgaria dopo essere stato in Slovenia e Romania dove aveva vinto con il Craiova la Coppa nazionale.  Miodrag non aveva però giocato nel Paradiso, che militava in PL, aveva risposto alla chiamata del Chiasso.
All’estero l’attuale keeper della squadra in testa alla classifica di Promotion League, con l’ambizione – come ha lasciato intuire il suo presidente – di non arrestare la sua scalata tanto presto (alla Challenge League, poi chi vivrà vedrà…) aveva conquistato la fama del ‘gibsoniano’ “Gladiatore”. Titolo di un giornale: “Mitrovic gladiatore tra i pali”. Aveva pure giocato in Italia, nel Bari, e anche lì si era guadagnato un  titolone: “Gigante in porta”.
Chi difende oggi la porta del Paradiso è un Mitrovic sempre più maturo (“Ho compiuto 32 anni lo scorso 14 luglio, ma mi sento un 26.enne” – ci confida, ndr), una maturazione costante anche sul piano tecnico (il portiere non è più soltanto l’ultimo baluardo da superare, partecipa all’azione), tanto da diventarne uomo cardine. “Ho fatto interessanti ed appaganti esperienze professionali, mi ‘sento’ un portiere completo” – precisa.
L’anno scorso era entrato in contatto con il Bellinzona, ma non se ne fece nulla. Ecco l’intervista:
‘Mio’, siete partiti alla grande!
“Confermo – risponde con tono di voce serio - visto le vittorie e i punti che abbiamo ottenuto. Siamo una squadra forte, però…”.
Però?
“Abbiamo ancora tanto da lavorare”.
Nelle prime due gare contro avversari tosti come l’Etoile Carouge e il Delémont non hai subito gol. Insomma…
“È corretto quello che dici. Per me non subire gol è già una vittoria. E quando ne prendo uno o due ma vinciamo la soddisfazione è ancora più grande. Il merito è soprattutto dei miei compagni”.
Finora 2 sole reti:
“Sì, quelle contro il Servette. Ma abbiamo vinto (ride)! Sannino è molto pignolo, ci fa lavorare tanto a livello difensivo, proprio per non incassare gol. Questo naturalmente aiuta anche me”.
Come stai vivendo quest’altra tua esperienza ‘made’ in Ticino?
“Molto bene, il Paradiso è una ‘famiglia’, al cui timone c’è un presidente che è stato capace di costruirsi intorno un organismo molto funzionale (a sua immagine e somiglianza, avrete capito che parla di Caggiano, ndr)”.
Anche Gianpiero Stagno era da considerare un uomo-chiave:
“Hai ragione. La sua partenza ha sorpreso (e sicuramente deluso, ndr) tutti. Ci  dispiace enormemente, a noi giocatori non faceva mai mancare niente, durante la settimana ci metteva nelle condizioni migliori per affrontare la partita. Gli auguro buona fortuna, sono sicuro che ha davanti una grande carriera. Oltretutto Stagno è un gran lavoratore, un autentico appassionato di calcio”.
Anche tu in passato hai attraversato un brutto momento:
“Sì, a livello umano ho vissuto delle situazioni ‘folli’ e assurde. Fanno però parte del mio passato, preferisco non più parlarne”.
Il tuo nome è ‘circolato’ a lungo sul piazzale dello stadio Comunale, ma non perché ci abiti vicino… Cosa è successo con l’ACB?
“Finita l’avventura col Chiasso (e che ‘avventura’, ndr) sono entrato in contatto con il Bellinzona, è vero, ma non era probabilmente il momento giusto perché loro avevano già dei contatti con altri portieri. Si era discusso per un accordo a giugno, dopo di che non ho più sentito niente”.
E se Bentancur ti chiamasse ora, cosa gli risponderesti?
Esita un attimo: “Bella domanda! Beh, mi farebbe piacere, naturalmente gli direi di parlarne a Caggiano…”.
A Sannino chi consiglieresti per sostituirti?
“A Paradiso ci sono due ragazzi straordinari: Yannis Pala che arriva dal settore giovanile del Lugano e Thomas Baldracchi che è qui già dall’anno scorso. Tutti e due hanno veramente grandi qualità e una gran voglia di fare bene”.
Il Bellinzona ha un problema di portieri…
“Lo so, mi dispiace per Muci. Vorrei fargli passare questo messaggio: ‘Alexander sei molto giovane, gli errori fanno parte del percorso di chi ha voglia di arrivare. Sei stato sfortunato, ma sono sicuro che ritroverai presto la ‘luce’ della fortuna’. A me era andata molto peggio…”.
Raccontaci:
“Giocavo nel Locarno che militava in serie B. Dopo un’ottima stagione con tanto di convocazioni nelle nazionali giovanili rossocrociate (U20-21), nel secondo anno ho avuto uno sconcertante calo. In partita commettevo diversi errori, fatto sta che mi sono costati il posto di titolare. Ho però reagito continuando a impegnarmi al massimo, sono sicuro che anche Alex ce la farà (Muci, come abbiamo sottolineato più volte rimane il portiere titolare, ndr)”. 
Significative parole di incoraggiamento a un giovane di belle speranze, quelle di Miodrag che ammette di avere ancora “tanta voglia di giocare, dare e ricevere dal calcio”.
Sabato (calcio d’avvio alle 17) il Paradiso riceverà la visita del Brühl mentre la Under 21 del Lugano scenderà in campo all’Espenmoos affrontando quella del San Gallo allenata da Orest Shala, già assistente di Peter Zeidler. Poi I ragazzi di Moresi e Rota recupereranno mercoledì a Cornaredo la partita con il Rapperswil-Jona di David Sesa.