CALCIO
Capitan Tosetti si sfoga
Stesso copione, stessa storia: il Bellinzona non segna e il Thun passa al Comunale
Pubblicato il 26.08.2023 09:00
di Enrico Lafranchi
Era una partita da vincere e invece i granata sono incappati nella terza sconfitta consecutiva sul campo amico, la quarta incassata finora.
Stadio vestito a festa in prossimità del Gran Gala atletico, pubblico numeroso come sempre e molto caloroso. Applausi insistiti ai propri beniamini che, nonostante l’handicap di andare sotto di una rete dopo neanche tre giri di ‘lancetta’ – al Comunale era già successo con Wil ed Aarau – hanno dominato i bernesi per tutto il resto del primo tempo. Un risultato di 2-1, viste le occasioni che si erano presentate non avrebbe fatto una grinza!
La palla non ha però voluto saperne di ‘spaccare’ la rete del portiere ospite Matic, tra l’altro bravo (e fortunato) su un paio di palle-gol. A proposito di portieri, a scanso di equivoci, visto che rimane un tema (e non un problema), diciamo che Muci non è colpevole sulle tre reti, anzi ne ha evitata una quarta. Tanto per chiarire…
Anche nel secondo tempo le cose migliori sono venute dai padroni di casa, ma senza che Rodrigo Pollero (in campo per 90’) e Matar Dieye (45’) trovassero l’ispirazione necessaria. Per di più, se consideriamo che il gioco dei bernesi era accentratissimo, non riusciti a sviluppare gioco sulle fasce, se non per i cross in quantità quasi industriale, di Matteo Tosetti. Inviti a pranzo, scusate al… gol, che tuttavia dentro i sedici metri sono sempre finiti sulle teste dei difensori ospiti. Sicuramente non per una questione di centimetri visto che il migliore in campo è risultato Thomas Chacon che ha giocato più palle di tutti, sia di piedi che di testa (!). Davanti invece non ci siamo ancora: l’uruguagio ha commesso più falli che non effettuato tiri in porta, il senegalese (un tiro, quasi un retropassaggio al loro portiere Matic) non sembra possedere le caratteristiche dello ‘stoccatore’. E così il piatto continua a piangere…
Matteo Tosetti non le manda a dire al reparto offensivo (di nomi non ne facciamo nemmeno noi…):
“La realtà è sempre la solita (la domanda che abbiamo posto al capitano al 93’ è questa: ‘Qual è la realtà del Bellinzona?), davanti non la buttiamo dentro e dietro concediamo troppo facilmente. Quello che ci eravamo detti prima della partita non lo abbiamo messo in atto. Sono sempre le stesse cose, è sempre lo stesso copione di partite. Naturalmente fa male perché dopo lo 0-1 abbiamo creato 3-4 occasioni nette da gol”.
Verissimo, stesso copione anche per come si incassano reti all’inizio:
“Non funziona anche questo. Era pure stato detto prima di scendere in campo di stare attenti e concentrati nei primi minuti. Commettiamo errori banali, dobbiamo maturare molto velocemente anche sotto questo aspetto”.
Anche con i tuoi assist ‘aerei’ siamo al punto di partenza: è solo una questione di centimetri che mancano?
“Non è questione di testa o di piedi, il fatto è che non riusciamo a buttarla dentro. Questo è il nostro grande limite, non ci sono storie che tengono!”. 
I tre punti erano d’obbligo, invece è finita con tre ‘pappine’ contro una squadra per niente superiore a livello tecnico. Il Thun ha se mai corso molto di più.
Granata sfortunati, potremmo chiudere anche questa volta dicendo così. Ma è una ‘tesi’ che non regge a prescindere da un altro arbitraggio indisponente (‘chiacchiericci’ continui con i giocatori, occhi aperti e fischietto in bocca solo per decretare irregolarità dei granata, sospensioni di gioco a suo piacimento, forse anche occhi chiusi su un fallo di mano in area di rigore, non precisiamo quale).
Intanto il Bellinzona è ultimo in classifica, speriamo ancora per poche ore… Oggi ha infatti la possibilità di ‘conquistare’ il penultimo posto visto che il Baden contro il Wil rischia di restare a secco e di subire anche qualche gol in più. Speriamo sia così!
(Foto Putzu)