CALCIO
Chieffo, il tempo passa
Nonostante le belle parole e la fiducia nella squadra, servirà presto una scossa
Pubblicato il 26.08.2023 11:08
di L.S.
Cinque partite e un solo punto: due reti segnate e nove subite. E in questo momento, soprattutto, l’ultimo posto in classifica.
Al di là di tutti i ragionamenti e le attenuanti che possono venir estrapolati in questo tipo di contesto, la cruda realtà dei fatti parla di un Bellinzona decisamente deludente.
Tanto per fare un confronto, lo scorso anno, dopo cinque partite di campionato, i granata avevano conquistato sette punti.
Certo, la stagione è appena iniziata e la squadra ha margini di miglioramento, ma il Bellinzona di Chieffo ha palesato delle carenze che sembrano costanti, che si ripropongono pressoché a ogni partita.
Pochi gol segnati, nonostante una batteria di attaccanti che sulla carta dovrebbe fare meglio (Pollero, Samba, Dieye e Alounga) e tanti gol presi (e non solo per colpa del portiere).
Anche ieri sera contro il Thun, è sembrato evidente che il problema dei granata, a parte la poca lucidità sotto porta, sia il centrocampo. Un settore che non fa sufficientemente filtro, che non appare attrezzato per contrastare gli avversari a livello fisico.
Due soli uomini in mezzo al campo, con il piccolo Chàcon (che si danna l’anima ma con pochi risultati) qualche metro più avanti, sembrano non bastare.
Basterebbe rivedere le prime due reti di ieri sera: nella prima Matoshi ha un’autostrada davanti a sé per effettuare il passaggio a Koné, nella seconda Dos Santos salta un Mihajlovic ormai stanco e senza copertura. Difficile a quel punto, per la difesa, metterci sempre la classica pezza.
Si intuisce che il Bellinzona è una squadra che ha voglia di pressare, di fare un calcio moderno, e tutto ciò è senza dubbio lodevole. A tratti ci riesce pure. Il problema, se non traduci in gol quei momenti di superiorità, è che presto o tardi il gol lo incassi.
Ecco, i granata appaiono fragili, si ha l’impressione che non abbiamo mai veramente la partita sotto controllo, anche nei momenti di apparente supremazia.
Ieri sera hanno stupito anche i pochi cambi effettuati da Chieffo: soltanto due, contro i cinque di Lustrinelli. Forse, a un certo punto, si sarebbe potuto tentare qualcosa di diverso.
Il tecnico granata, finora, non ha lavorato male: tanto per intenderci, la squadra fisicamente sta molto meglio rispetto a quella della scorsa stagione. Dal punto di vista tattico, Chieffo sta cercando di inculcare fiducia ai suoi giocatori attraverso il gioco. Più coraggio e più voglia di osare.
Tutto bello, almeno sulla carta. Poi però, l’impressione, ormai suffragata dai risultati, è che a questo punto però andrebbe cambiato qualcosa a livello strategico.
In attesa del nuovo portiere (e si dice di due nuovi centrocampisti), a Chieffo si chiede di trovare nuove soluzioni in vista della partita di venerdì a Neuchâtel.
Perché se è vero che l’ambiente è buono e tutti sembrano trovarsi bene con il mister, è anche vero che nel calcio contano i risultati. E anche per lui il tempo, purtroppo, passa inesorabilmente.
E sappiamo che alla proprietà granata non piace perdere, e men che meno ritrovarsi in fondo alla classifica.