Siamo
ormai arrivati, in Formula 1, in quella fase della stagione dove,
ormai, non ci si preoccupa più di migliorare le vetture, e si pensa
alla stagione futura. Remi in barca, dunque, guardando l'ennesima
passerella di Max Verstappen, che questa volta ha sconfitto, oltre
agli avversari, il maltempo, che ha flagellato la gara,
costringendola a uno stop di oltre quaranta minuti. Nona vittoria
consecutiva per l'olandese, davanti al pubblico di casa, record di
Vettel raggiunto. E ora, via verso Monza, il prossimo fine settimana.
Bene anche Fernando Alonso, secondo, e Pierre Gasly, anch'egli sul
podio. Débâcle Ferrari: quinto Carlos Sainz, ritirato Charles
Leclerc al quarantatreesimo giro. A tenere banco, nel paddock, sono
state però le dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa, alla
Gazzetta dello Sport, dal Team
principal del Cavallino, Fréderic
Vasseur, il quale aveva fatto, laconicamente, il punto della
situazione. Il dirigente, evidentemente, non è soddisfatto dei
risultati raggiunti, anche se si è dichiarato soddisfatto della
reazione del team. Il problema delle Rosse
è
il passo gara (ce n'eravamo accorti tutti, ça va sans dire), e la
criticità è stata individuata nell'aerodinamica della monoposto,
spinta al limite, il che costringe i piloti a dei grossi sforzi in
gara per domare la monoposto. Su questi ultimi, l'ex manager della
Sauber è stato chiaro: "Se
sono contento di loro? Si può sempre fare meglio, sia come team che
come piloti. Charles si aspettava una stagione diversa, all’inizio
è andato oltre il limite, ora sembra aver digerito meglio la
situazione. Lui è impulsivo, quando le cose vanno male non si
trattiene. Talvolta è meglio invece prendere tempo e analizzare i
dati con più calma. Carlos è molto pratico, ed è un buon
riferimento per noi. Finora, guardando alle qualifiche, il gap con
Charles si è ridotto rispetto al passato". Come
scrivevamo sopra, si guarda quindi al futuro: "Stiamo
lavorando sulla macchina nuova. Dobbiamo trovare i giusti margini
perché i piloti non siano sempre al limite, ma sappiamo di davanti
ancora molto tempo. Abbiamo rinforzato il team tecnico con 25
elementi nuovi, abbiamo già un accordo con un grande nome. Ma il
problema è trovare i giusti argomenti per convincere gli ingegneri a
venire a lavorare in Italia. C'è anche da dire che i tecnici di
livello hanno contratti di almeno tre anni. Poi, come dicevo prima,
c'è l'aspetto logistico: nel Regno Unito, i team hanno tutti sedi
vicine, puoi cambiare posto di lavoro rimanendo nella stessa casa,
con tutto ciò che questo comporta a livello di logistica familiare,
scuole per i figli eccetera. Perché un ingegnere venga qui in
Italia, prima dobbiamo convincere lui, poi la moglie e quindi i
figli...". A
quanto sembra, insomma, il fascino della cucina emiliana non basta:
servono presidi convincenti, quindi. Ma ai tifosi, della scuola per i
figli dei nuovi ingegneri, importa poco. Sul banco degli imputati ci
sono anche i piloti e il sogno Hamilton, che sembra aver perso il
feeling con la Mercedes, è qualcosa di concreto. Vasseur non chiude
le porte: "Ci
conosciamo da una vita, è ogni volta che ci vedono parlare,
logicamente, si scatenano le voci. La realtà è che lui è un grande
pilota soprattutto rispetto allo sviluppo della macchina, e gente
come lui, come Verstappen e come Leclerc sono un valore aggiunto, in
questo ambito". La
situazione, in conclusione, è quella che è. Una Monza esauritissima
si appresta quindi ad assistere all'ennesimo trionfo di Max
Verstappen, a meno di problemi che noi, certamente, non ci auguriamo.
Chissà che qualcuno, alla FIA, non inizi a farsi qualche domanda:
perché creare suspence rispetto ai record da battere non è facile.
E anche se dietro Max c'è vita, con sorpassi spettacolari per
decidere la terza o la quarta posizione, la gente inizia a non
apprezzare. E questo, alla lunga, potrebbe diventare un problema.
Trecentomila persone a Le Mans, sessantamila a Monza per l'Endurance
sono una realtà oggettiva, e il segno che il pubblico, alla lunga,
trova altri motivi d'interesse, quando si annoia. Pregasi prendere
nota.
Aitomobilismo
Verstappen sempre più in alto, Ferrari sempre più in basso
Il Mondiale è senza storia, l'olandese non ha avversari, la sua è una marcia trionfale