Giovedì contro il
St. Gilloise, nella partita di ritorno di spareggio per l’Europa, in porta
giocherà il 33. Steven Deana, che ha firmato in questo mercato estivo un
contratto con il Lugano sino a dicembre.
Infortunati Saipi e Osigwe, il Lugano non potrà schierare Serif Berbic, che avrebbe dovuto essere il portiere di riserva di Saipi.
Il motivo? Il 21.enne portiere, che gioca nella seconda squadra bianconera (e ha però disputato la sfida di Coppa svizzera a Gunzwil) non è stato messo in lista Uefa.
Infortunati Saipi e Osigwe, il Lugano non potrà schierare Serif Berbic, che avrebbe dovuto essere il portiere di riserva di Saipi.
Il motivo? Il 21.enne portiere, che gioca nella seconda squadra bianconera (e ha però disputato la sfida di Coppa svizzera a Gunzwil) non è stato messo in lista Uefa.
Come mai? Il
tutto è dovuto a un complicato calcolo del contingente Uefa, che ha obbligato i
bianconeri a effettuare delle scelte.
Bisogna ricordare che la Uefa, purtroppo per il Lugano, non riconosce i giocatori formati dai partenariati: così Arigoni, ad esempio, che è un giocatore cresciuto dal Team Ticino, ma con il cartellino appartenente al Locarno, non può essere considerato “giocatore formato in casa” dal settore giovanile bianconero.
L’unico giocatore formato in casa, considerando quelli che solitamente vengono impiegati, è Mattia Bottani. Poi ovviamente ci sono Mina, Molino e altri giovani ragazzi che possono venir inseriti in lista.
Ricordiamo che all'interno dei 25 giocatori della lista UEFA, devono essere presenti come minimo quattro calciatori cresciuti nel vivaio nazionale e quattro calciatori cresciuti nel vivaio del club.
E se una squadra non dovesse avere in rosa quattro calciatori cresciuti nel proprio vivaio? In questo caso il club sarà costretto a lasciare liberi uno o più slot dei 25 calciatori registrabili a seconda del numero di giocatori cresciuti nel proprio settore giovanile non presenti in rosa.
Per esempio se una società ha solamente due calciatori del proprio vivaio, potrà presentare una lista Uefa di soli 23 calciatori.
Bisogna ricordare che la Uefa, purtroppo per il Lugano, non riconosce i giocatori formati dai partenariati: così Arigoni, ad esempio, che è un giocatore cresciuto dal Team Ticino, ma con il cartellino appartenente al Locarno, non può essere considerato “giocatore formato in casa” dal settore giovanile bianconero.
L’unico giocatore formato in casa, considerando quelli che solitamente vengono impiegati, è Mattia Bottani. Poi ovviamente ci sono Mina, Molino e altri giovani ragazzi che possono venir inseriti in lista.
Ricordiamo che all'interno dei 25 giocatori della lista UEFA, devono essere presenti come minimo quattro calciatori cresciuti nel vivaio nazionale e quattro calciatori cresciuti nel vivaio del club.
E se una squadra non dovesse avere in rosa quattro calciatori cresciuti nel proprio vivaio? In questo caso il club sarà costretto a lasciare liberi uno o più slot dei 25 calciatori registrabili a seconda del numero di giocatori cresciuti nel proprio settore giovanile non presenti in rosa.
Per esempio se una società ha solamente due calciatori del proprio vivaio, potrà presentare una lista Uefa di soli 23 calciatori.
Detto questo, lo
staff tecnico si è trovato dunque a dover scegliere due giocatori tra Aliseda,
Babic e Berbic, e ha puntato sui primi due. Il motivo? Aliseda, recuperato
fisicamente, è ovviamente un atout in più per l’attacco bianconero, mentre
Babic è l’unica prima punta disponibile oltre a Celar. E con lo sloveno che
avrebbe potuto partite (teoricamente potrebbe ancora) durante questo mercato,
ecco che lo staff ha preferito mettere in lista Babic e lasciar fuori Berbic.
La sfortuna ha voluto che anche Saipi, negli scorsi giorni, si facesse male.
Spazio dunque a Deana, con il giovanissimo Diego Mina in panchina.
La sfortuna ha voluto che anche Saipi, negli scorsi giorni, si facesse male.
Spazio dunque a Deana, con il giovanissimo Diego Mina in panchina.
(Nella foto, Steven Deana con il DS Carlos Da Silva, il giorno della presentazione)