Questa piacerà a ogni appassionato di motorsport. La notizia arriva da Nogaro, département
de Gers, in Occitania, la regione che ha Toulouse come capoluogo. Un
pensionato, che aveva accusato di “inquinamento acustico” il vicino circuito Paul Armagnac, è
stato condannato in appello.
Secondo la decisione della Corte d'appello delle locali istituzioni di
giustizia, egli dovrà pagare 5.000 euro di danni alla società che gestisce la
pista per "ostinazione irragionevole e manifestamente infondata".
L'uomo aveva portato la società in tribunale nel 2015 per chiedere un
risarcimento per il “rumore molesto” che aveva subito per la presenza del
circuito vicino a casa sua.
Come scrive La Dépêche du Midi, il residente aveva portato la società
davanti al tribunale civile di Auch nel 2015 per lamentarsi dell'inquinamento
acustico. Ha chiesto 100.000 euro per la “perdita dell'amenità” e 300.000 euro
per il “danno economico”.
La controversia prese avvio oltre 20 anni fa. Avendo acquistato la sua casa
nel 1978, quando il circuito, costruito nel 1960 come prima pista permanente in
Francia, era già in funzione da moltissimi anni, il pensionato si era già visto
rifiutare una prima richiesta di risarcimento per "disturbo anormale del
vicinato" nel 1999.
Nel 2015 ha rinnovato la richiesta di risarcimento sostenendo che i lavori
eseguiti nel 2005 avevano, a suo avviso, aggravato il disturbo. Nogaro era
stata sede di cinque gare di Campionato del Mondo di motociclismo nonché dell’Europeo
di Formula 3000 (quattro). Vi corsero anche i ticinesi Sergio Pellandini e
Andrea Chiesa; quest’anno fu arrivo di tappa del Tour de France ciclistico. Il
circuito misura 3,6 chilometri di lunghezza.
Tuttavia, questa richiesta, considerata prescritta, è stata nuovamente
respinta. L’autodromo, rispettivamente la società di gestione SEMPA–ASAMAB,
stufa da parte sua di essere “disturbata” dal pensionato, ha quindi deciso di
reagire citandolo in giudizio per "ostinazione irragionevole e
manifestamente infondata". In primo grado, l'uomo era stato condannato a
pagare 1.000 euro. Al che ha presentato ricorso contro questa decisione e così
il tribunale gliene ha inflitti 5.000.
La difesa del circuito ha ricordato come siano state messe in atto tutte le
misure per attenuare il rumore, così come lo strumento che misura costantemente i
decibel. Ha inoltre sottolineato che dei 2.000 abitanti del comune di Nogaro,
solo il denunciante sembrava essere “disturbato”.
Non si sa come il nostro abbia digerito la decisione per la sceneggiata
contro quello che, dal 1964, viene ufficialmente chiamato Circuito Paul
Armagnac, in ricordo di… no, non del distillato, ma di un pilota locale
scomparso nel 1962.