CALCIO
Sognando la promozione e la... piramide
Parla Federico Haas, vicepresidente dell'ambizioso Collina d'Oro: vincere sì, ma occhio ai giovani
Pubblicato il 30.08.2023 12:29
di L.S.
Due partite, quattro punti: un inizio decisamente promettente, frutto della vittoria nel derby di Ascona e del pareggio interno con lo Zugo 94. E sabato la trasferta a Zurigo per affrontare il Red Star.
La Seconda Interregionale è un campionato impegnativo, ma dopo il terzo posto della scorsa stagione (campionato vinto dal Mendrisio), il Collina d’Oro ha voglia di stupire ancora.
Come conferma anche il vicepresidente Federico Haas:
“L’idea è quella di migliorare il risultato dello scorso anno, o perlomeno restare tra le prime quattro. Abbiamo una rosa valida, una profondità maggiore rispetto a quella della scorsa stagione e perciò crediamo di aver tutte le carte in regola per restare nei piani alti della classifica”.
Ma Haas crede che però le favorite per la promozione siano altre:
“Vedo il Locarno e lo Zugo, che abbiamo affrontato l’altro giorno, un passo davanti a tutti. Delle bianche casacche si conoscono le ambizioni, mentre lo Zugo è una potenza economica e a livello di infrastrutture è molto ben messa”.
Per lottare per la promozione ci sarebbe forse una soluzione, o meglio una speranza:
“Dobbiamo far diventare il nostro campo di Gentilino una specie di fortino. Dobbiamo far valere il fattore campo, cosa che lo scorso anno purtroppo non ci è mai riuscita. Abbiamo fatto più punti in trasferta che in casa, una tendenza che dobbiamo assolutamente invertire”.
A proposito di cambiamenti, quest’anno avete un nuovo allenatore, l’ex tecnico dell’Ascona Dos Santos:
“È un grande conoscitore della categoria, uno con le idee chiare, che cura molto i dettagli. Abbiamo fatto una scelta azzeccata, siamo molto contenti”.
Con un budget che non arriva ai 200 mila franchi, il Collina è una società che sta crescendo molto velocemente:
“Stiamo ristrutturando la società, la stiamo facendo diventare molto più professionale e abbiamo nel direttore sportivo Nicolo Rossi una persona che conosce molto bene l’ambiente e che fa anche un grande lavoro di scouting”.
A lungo termine l’obiettivo è chiaro:
“Credo che la nostra categoria potrebbe essere la Prima Lega. La Promotion? No, è troppo, anche perché avremmo problemi di infrastrutture”.
Il Paradiso intanto ce l’ha fatta: il rapporto tra le due società com’è?
“Sento parlare di rivalità ma io non la vedo in questo modo. Il Paradiso è importante per noi, siamo andati anche a pescare dalla loro squadra. Credo che sia importante programmare e lavorare tutti assieme, in una sorta di piramide che spero possa concretizzarsi in futuro”.
Ci vuole però l’aiuto del vertice, ossia del Lugano, no?
“La collaborazione con Paradiso, ma soprattutto con il Lugano e la sua Academy è fondamentale se si vuol fare un discorso regionale. Dobbiamo ricordare che noi e il Paradiso siamo anche la punta di diamante del raggruppamento Insema e che il Lugano si è sempre servito anche del nostro bacino”.
Cosa chiede al club bianconero?
“Loro hanno una strategia che è molto chiara e li capisco, però mi piacerebbe poter istituire un tavolo di dialogo tra le squadre di vertice del nostro cantone, per il bene soprattutto di quei ragazzi che non ce la fanno a giocare ai più alti livelli o che contemporaneamente allo sport vogliono anche andare avanti con gli studi o provare un apprendistato. Sarebbe bello, ad esempio, che una figura come Maric, tenesse i rapporti tra il Lugano e gli altri club. Credo sia la persona più qualificata, sia a livello di competenze che di conoscenze”.