Giocatori a riempirsi le tasche di monete in Arabia Saudita. Ora anche
Mister Mancini. Avete detto Arabia Saudita? E forse Al-Nassr Ebbene ce n’è una da raccontare, vecchia di 28 anni a dire il vero, ma
che vale la pena di riprendere. Ecco che cosa scrisse Le Monde il 30 marzo del
1995.
“L'ex allenatore della Francia e della nazionale del Camerun Henri Michel è
bloccato in Arabia Saudita da sei settimane a causa di una controversia con
l'Al-Nassr di Riyadh, di cui è stato allenatore fino al 15 febbraio. "Ho
ricevuto una lettera di revoca del mio contratto senza motivo", ha
dichiarato martedì 28 marzo l'ex giocatore del Nantes, che ha chiesto alla
Fédération Internationale de Football (FIFA) di esaminare il suo caso e
all'ambasciata francese a Riyadh di venire in suo aiuto.
Henri Michel sostiene di non essere stato pagato dal 1° gennaio, affermando
che "il club era in possesso del suo passaporto", che gli impedisce
di lasciare l'Arabia Saudita. "Non è tenuto in ostaggio dal suo
club", ha replicato il segretario generale della Federcalcio saudita
Abdulrahmane al-Daham, che ha detto di essere in possesso di "una lettera
firmata da Henri Michel che dichiara di accettare di rimanere in Arabia Saudita
fino alla fine della controversia" con il suo club.
L'Al-Nasr aveva licenziato il francese perché riteneva che "il suo
stile non fosse convincente" (all'epoca la squadra era terza in
classifica) e aveva chiesto che "pagasse due mesi di stipendio (circa
150.000 franchi) e lasciando il Paese a sue spese per non aver rispettato il
suo contratto rifiutandosi di allenare le squadre riserve", secondo il
signor Daham. Henri Michel, assunto all'inizio della stagione con un contratto
di un anno, sostiene di "aver visitato il club più volte senza trovare
giocatori da allenare" e chiede "il pagamento dei suoi compensi, non
pagati dall'11 gennaio 1995".
L'ambasciata francese a Riyadh è intervenuta a favore dell'ex allenatore
della nazionale francese. Secondo il portavoce del Ministero degli Affari
Esteri francese, Richard Duqué, "si tratta di una controversia
privata" e la Francia sta cercando di ottenere "una soluzione
amichevole di questo caso". Ha confermato che Henri Michel non aveva il
passaporto perché "la conservazione dei passaporti dei cittadini stranieri
(da parte di chi li assume) è una regola del diritto interno saudita".
Il club Al Nasr, controllato dalla famiglia reale, non è nuovo, nella sua
storia, ad azioni del genere e provò a trattenere anche l’autore di queste righe
in occasione di una permanenza di una decina di giorni nella capitale saudita,
in un contributo che leggerete più avanti.
Michel passò circa i due mesi vivendo all’interno dell’ambasciata francese di
Riad, temendo di venir arrestato se l’avesse lasciata. Alla fine poté lasciare il paese, tra spavento e fastidio. Ricordi che l'allenatore avrà senza dubbio portato con sé fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2018.