CALCIO
Lugano fuori senza attenuanti
I bianconeri perdono ancora contro il St. Gilloise: brutto primo tempo, meglio la ripresa
Pubblicato il 31.08.2023 20:29
di L.S.
Un tempo letteralmente buttato, giocato malissimo, con poche idee e senza mordente. Probabilmente il peggior Lugano da tanto tempo a questa parte.
Una ripresa dai toni completamente diversi, con una squadra risistemata in campo e delle geometrie che d’incanto riemergono.
Peccato, perché se è vero che il St. Gilloise si è dimostrato comunque più forte, questo Lugano avrebbe potuto, almeno in questa partita di ritorno, rendere la vita più complicata ai belgi.
Croci-Torti sceglie la difesa a tre, con Macek sulla fascia destra e Sabbatini a fare il regista. Si capisce subito, purtroppo, che la squadra non è ricettiva, ha poco mordente e soffre subito la maggior aggressività degli ospiti, che al primo contropiede vanno in rete.
Hajrizi beffato alle spalle, Deana (per il resto bravissimo) che tentenna un po’ nell’uscita e i bianconeri sono già sotto.
Da lì, fino alla fine del primo tempo, un autentico calvario, con i belgi che avrebbero potuto fare un altro paio di gol. Unico a salvarsi, come detto, il portiere Deana, davvero bravo, tenendo in considerazione il fatto che non giocava una partita da titolare da almeno un paio di anni.
Nella ripresa la partita cambia: Croci-Torti rivolta la sua squadra come un calzino, con gli ingressi di Grgic, Aliseda, Espinoza e Mai, il Lugano si trasforma.
Grgic in mezzo al campo dà maggior stabilità, la squadra sembra più compatta e sa cosa fare. Aliseda inventa e Sabbatini si butta negli spazi.
Ci sono anche un paio di ghiotte occasioni da rete, che se fossero state trasformate, avrebbero forse potuto cambiare l’esito di questa partita. Se non proprio della qualificazione.
Finisce dunque con il Lugano ancora sconfitto (espulso Hajdari nei minuti finali per un fallo), eliminato e dirottato in Conference League.
Peccato, al di là dell’eliminazione, non essere riusciti a far nemmeno un gol nelle due partite. Le occasioni ci sono state ma è mancata freddezza e lucidità. Che bisognerà ritrovare già da domenica prossima a Lucerna, da dove il Lugano vuol ripartire, per dimenticare momentaneamente l’Europa e restare nei quartieri alti della Super League.