Calcio
Lugano, una logica sconfitta
I bianconeri sconfitti da un avversario più forte
Pubblicato il 01.09.2023 06:02
di Silvano Pulga
Niente da fare per il Lugano: in fondo, l'eliminazione era il risultato più probabile, vista la situazione derivante dalla sconfitta della settimana scorsa. Tuttavia, il gol incassato dopo soli 7', grazie a un lancio di Puertas che ha tagliato in due la retroguardia ticinese, mandando in porta Eckert, ha di fatto spento ogni velleità per una squadra sottocenerina messa in campo con una formazione quantomeno interlocutoria, con tre difensori e Macek esterno di destra. Forse il Crus voleva provare a sorprendere gli avversari, i quali invece hanno trovato subito la via della rete, come spiegato sopra, per poi maramaldeggiare praticamente per tutta la prima frazione, contro una squadra che, mentalmente, aveva ormai perso ogni stimolo. Ripresa un po' più equilibrata, con Grgic a impostare in mezzo al campo e Mai, al rientro, a registrare la retroguardia bianconera, apparsa un po' più solida, forse anche grazie all'abbassamento del baricentro da parte degli avversari, che avevano ormai acquisito il risultato più importante, vale a dire la certezza della qualificazione. I ticinesi hanno così messo il naso dalle parti del portiere avversario (bello il colpo di testa di Sabbatini, che avrebbe meritato miglior fortuna), con un Aliseda che ha fatto vedere qualcosa di buono, e un Bottani che ci ha provato sino a quando le forze lo hanno sostenuto. Buona anche la prova di Deana, forse un po' in ritardo nell'uscita in occasione del primo gol (ma non è il maggior responsabile in occasione della rete decisiva dei belgi), ma poi bravo, soprattutto nel primo tempo, a chiudere la saracinesca in faccia agli attaccanti ospiti, che arrivavano un po' da tutte le parti. Hajdari ha invece chiuso con un'espulsione (rosso diretto, ed era già stato ammonito in precedenza) una prova decisamente da dimenticare. Succede: ora speriamo che si ritrovi alla svelta. In conferenza stampa, il Crus ha sottolineato come questa partita, e quella dell'andata, possano essere una buona esperienza per crescere in Europa. Di sicuro, la squadra, subendo la rete dopo pochi minuti, ha perso tutta la carica agonistica che avrebbe permesso un'eventuale reazione. C'è anche il rammarico di non aver trovato neppure una rete in entrambe le partite. Sulla disposizione tattica di inizio partita, che ha sorpreso un po' tutti, Mattia Croci Torti ha spiegato di aver provato a limitare il gioco degli esterni avversari, che così bene avevano fatto a Bruxelles. Il secondo tempo è stato migliore, con una squadra più equilibrata: ma, avvisa il Crus, c'è onestamente da dire che l'Union SG ha arretrato il proprio baricentro di oltre venti metri, come abbiamo spiegato più sopra, e non ha più pressato. Di conseguenza, il test non è del tutto probante. In definitiva, una sconfitta tutto sommato prevista alla vigilia, al di là dell'ovvia narrazione che imponeva, giustamente, di credere in una rimonta. La sensazione è stata di aver trovato un'avversaria più forte; tuttavia, resta il dubbio di averla affrontata con una chiave tattica rivedibile. Le dichiarazioni, a caldo, di capitan Sabbatini al microfono di Nicolò Casolini della RSI sono state infatti piuttosto esplicite. E, sicuramente, nei prossimi giorni, saranno oggetto di spiegazioni nei prossimi giorni, tra i protagonisti.