Calcio
"Ferita come allenatrice e madre di due figlie"
L'Uefa premia i migliori dell'anno ma a tenere banco è il caso Rubiales
Pubblicato il 01.09.2023 05:50
di Red.
Il caso Rubiales è stato oggetto di dibattito anche al sorteggio Champions e al seguente gala dell'Uefa. La sospensione della Fifa non ha smorzato i toni e la polemica continua. Il calcio femminile non si arrende, vuole continuare la sua battaglia. Ritiene troppo grave quello che è successo a Sydney. Non intende dimenticare, anzi rilancia la discussione. La cerimonia di premiazione del massimo organismo continentale (Luis Rubiales è uno dei vicepresidenti) è stata l'occasione per porre nuove rivendicazioni. La calciatrice spagnola Aitana Bonmati, giudicata la migliore dell'anno, ha confessato: “Non sono tempi molto buoni per il calcio spagnolo. Abbiamo appena vinto il Mondiale ma non se ne parla molto perché sono successe cose che non vorrei lasciar perdere”. Parole forti: “Come società non possiamo permettere abusi di potere in un rapporto di lavoro, così come la mancanza di rispetto. Voglio ricordare Jenni e tutte le donne che stanno attraversando la stessa cosa: noi siamo con voi”. Sarina Wiegman, premiata come miglior tecnico della stagione, ha usato medesimi toni: “Quello che è successo nella squadra spagnola mi ha fatto molto male, sono ferita come allenatrice e come madre di due figlie. Meritano di festeggiare e meritano di essere ascoltate”. Festa a metà, l'argomento che ha tenuto banco è stato il gesto compiuto dal massimo dirigente della Federazione spagnola. Ne parla il mondo e ancora una soluzione, almeno nell'immediato, non è arrivata. Pure Infantino ha espresso la sua opinione: “La meritata celebrazione di questi magnifici campioni è stata funestata da quanto accaduto dopo il fischio finale”. La Spagna teme il danno di immagine, vuole organizzare il Mondiale del 2030. La priorità è proporre una candidatura seria e credibile. E Rubiales è un intralcio di non poco conto e l'incertezza non aiuta a chiudere una vicenda di cui discute tutto il mondo.